Prendi una domenica in cui sei un po’ triste e malinconica, quando il pensiero che tutto vada per il verso sbagliato ti attanaglia; prendi un bel sole caldo, una di quelle giornate che non si sposano con il tuo umore.

Soluzione: portare Carlotta in montagna.

Ti immagini il sole, i fiori, un bel panino con la tuma, l’odore di latte di fianco agli alpeggi. Dai che forse funziona.

Ma l’animo non si rinfranca del tutto, forse il sole non è abbastanza caldo, forse i fiori sono troppo pochi. E allora scendi giù di corsa dal sentiero un po’ delusa.

Finchè non arrivi in paese.

E inizi a leggere dei curiosi cartelli scritti a mano. Forse una festa di bambini…o forse no.

Miss Mucca?

No, non è la parodia di Miss Muretto di Alassio, non è una presa in giro che vada incontro maggiormente ai gusti locali.

Si tratta propio di mucche (a parte il menù che segue nel volantino, che ti fa piangere sul tuo panino con la tuma)

E cosa c’è di meglio di ritornare ai tempi lenti e alle piccole cose della gente semplice, vedendo visi che ti riportano alla bellezza e alla felicità che cercavi? Tu, con la tua malinconia da cittadina dei miei stivali, arrivi qui e ti fai stupire da come le rughe su queste facce siano a forma di sorriso.

A farti poi, finalmente, scoppiare a ridere, ecco anche Miss Tetta, Miss Mantello, Miss Corna, Miss Eleganza e Miss Vacca.

Tutte mucche, ovvio.