Week End in Occitania: 2a parte

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Dopo essermi sfogata, rieccomi al bel mondo occitano.
Stavamo dicendo di gente che per tradizione fa l’acciugaio a Milano, che va in giro per il nord Italia in cerca di capelli, di pastori e lingue diverse, giusto?
Ecco, l’Occitania, la terra diversa, la terra di confine.
Particolare questa cosa dei raccoglitori di capelli. Nella Francia ottocentesca le parrucche andavano di gran moda, ricordate? Ecco che quindi gli Occitani, i poveracci, che oltralpe si ingegnano: raccolgono i capelli delle loro donne a mazzetti, da spazzole e pettini, o li comprano dalle più bisognose, per poi attraversare i monti e venderli a quintali nella ricca terra francese, quella dei Re.

Liberté, égalité….

Ma i capelli delle Occitane li comprano come merce di gente non tanto uguale a loro…égalité
Altra mercificazione curiosa, parlando di liberté: i bambini in affitto, i Minàas Fitàas, in Occitano. Le famiglie accompagnavano i bimbi dai sette anni in sù attraverso alle montagne, fino alla Bella Francia, dove li “affittavano” come servetti nelle case: zero stipendio, ma almeno venivano sfamati da altri. Quando le tasche sono vuote, l’infanzia finisce. Vita grama questa delle Valli, altro che turisti in campeggio… Per capire questa gente potrei dire di andare sul sito http://www.occitania.it/, ma non serve. Andateci e respiratela.

Tornando al week end da campeggiatori, il secondo giorno di montagna ha riservato alcune  belle chicche oltre a montagne dalle forme quasi giurassiche, irte e rovinate come denti sgretolati, queste montagne occitane. Belle, selvagge e contorte.

Chicca numero 1: trovare a 2.600 metri di altitudine una gruppetto di cavalli, di cui tre meravigliosi puledri dalle gambe lunghe e nodose.

Chicca numero 2: scendere in paese (nome curioso quello di Chiappera) e trovare che la bar c’è una manifestazione con musica dance: Chiappera Occupata. Quasi incredibile direi. Chicca nella chicca: il deejay aveva anche a Chiappera il suo bel MacBook. Birretta fresca e sound non conforme al luogo. Perfetto direi.

Per comprendere le Valli Occitane, segnalo un film di notevole bellezza, Il Vento fa il suo giro, L’aura fai son vir in Occitano, del regista Giorgio Diritti. Notevole.

Per ballare l’Occitania, invece, vi consiglierei di lasciarvi andare alle musiche di Lou Dalfin. Scoprirete che la cornamusa è anche uno strumento alpino se mixata alla ghironda.

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Showing 2 comments
  • Lina Brocco
    Rispondi

    VOGLIO ANDARE A CHIAPPERA ! e sì che io detesto la montagna … i miracoli di Carlotta!

  • runningcharlotte
    Rispondi

    Ah ah ah Lina! Per il nome, per la birretta al bar Maria o per le mille rose rampicanti che ricoprono le case? 😉 baci

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