Femmine che corrono. Per Just The Woman I Am.

 

Un po’ di tempo fa avevo pubblicato un articolo che parlava della grinta che vedi in certe donne mentre corrono. Donne che vanno a cercare il risultato, donne orientate all’obiettivo. Donne che non mollano la presa.

Oggi vorrei invece scrivere dell’essere FEMMINE di tutte noi.

Molto spesso, soprattutto se ci ritagliamo il tempo tra mille cose, quando finalmente riusciamo a correre quello che facciamo è buttare fuori la giornata. E alla fine ci scordiamo il nostro essere femmine, non solo donne, non solo Carlotta, Marta, Chiara, Rita, Giulia…

Ci dimentichiamo, prese come siamo dalla nostra volontà, del nostro lato femminile.

Nel mio linguaggio essere donne e essere femmine ha una valenza diversa. Io non scordo mai di essere donna, lo sono punto e basta e, nei fortunati tempi moderni, essere donna non è così diverso da essere uomo: stessi diritti, stesso lavoro, stesso stress, stessi sport…

Eppure mi dimentico fin troppo di frequente il mio essere FEMMINA:

Ogni anno, da quando sono madrina di una delle manifestazioni che amo di più, Just The Woman I Am, trovo in questo periodo dell’anno, la capacità di pensare al mio lato femminile.

E mi scopro a pensare a quali dettagli mi rendo “la donna che sono”. Soprattutto quando corro.

Il nostro essere femmine è insito in noi e non è un dettaglio “fenomenico”. Sta nel nostro modo di vedere le cose, un sottile strato trasparente tra il nostro cervello e il mondo di fuori, così trasparente che non ce ne accorgiamo.

Essere femmine e runners ci fa percepire il mondo con dettagli che sono solo nostri.

Difficile da spiegare, ma vi faccio un esempio: pochi giorni fa mi sono trovata con il mio socio a parlare di una donna che ad entrambi piace moltissimo, una donna che ha cominciato a correre da poco con noi.

Prima di capire che stavamo parlando della medesima persona ci abbiamo messo un po’: lui, con il suo essere maschio, ne vedeva la forza, ne apprezzava la capacità di destreggiarsi tra lavoro e impegni, ne ammirava il coraggio di non mollare. Io, con le mie lenti da femmina, ho dato valore in lei alla capacità di essere se stessa pur non tralasciando mai i problemi dei figli, al suo correre un po’ contratta mascherando la sua forza, come se fosse troppa, al suo essere dolce anche se al di fuori vuol sembrare “ruggente”, al suo passo lieve di femmina che danza tra le difficoltà di una vita di donna “qualsiasi” che qualsiasi ovviamente non è. Io ho ascoltato la voce, ho guardato dietro all’iride timida. Lui ha visto la leonessa e la roccia, il caposaldo della famiglia.

Mentre il maschio ne ammira la forza, io mi sono innamorata della dolcezza.

La verità è che siamo femmine e sappiamo vedere il mondo da un’altra angolazione.

Siamo le due componenti dell’essere umano, guardiamo il mondo da punti diversi. Valorizziamolo, non dimentichiamolo, mostriamolo. Che sia sorridendo, che sia mettendo lo smalto sulle unghie, che sia abbinando i colori di scarpe da corsa e shorts, che sia mostrando con timidezza i capelli al vento. Che sia guardando il mondo con dolcezza.

Siamo femmine, siamo donne, siamo bellissime, siamo fragili e forti, siamo indifese alle volte e difendiamo i nostri cuccioli altre, siamo leonesse e lepri, aquile e gatte.

Siamo nientedimeno che le donne che siamo.

Femmine, madri, runners.

 

Vi aspetto il 6 marzo, per Just The Woman I Am. Belle come solo voi sapete essere.

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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