TESTING SHOES: New Balance 880 v6

New Balance è un brand che negli anni sta facendo grandi passi per conquistare un suo posto nel “gota” del running.

Brand americano, segue da vicino la filosofia fashion-running dei sui compatrioti: colori molto studiati, appeal seducente, forme comode ed equilibrate. Questa apparenza per molti è “sintomo” di una cura meno approfondita per la tecnologia e calzate universali per abbracciare un pubblico largo.

L’azienda “AlwaysInBeta” effettivamente lavora su due fronti a mio avviso: da una parte l’innovazione “di rottura” delle suole fresh foam – una particolare schiuma 3d che offre un’ammortizzazione molto soffice e una calzata universale – dall’altra propone modelli dalle caratteristiche tecniche decisamente forti, come le New Balance 880 v6 o le Vazee Pace

Questi modelli sono sicuramente più “tipici” all’apparenza: suola e intersuola sono ben differenziate, il grip ben visibile. la tomaia in materiali diversi. L’innovazione infatti è meno eclatante, ma l’approccio più semplice.

Vediamo quindi il test di questa scarpa “tradizionale”.

Guardiamole:

Rispetto alle versioni precedenti di questa scarpa (leggi recensione delle New Balance 880 v4) l’apparenza è quella di una scarpa decisamente comoda e solida. La suola è ben strutturata e alta (il drop è 10 mm infatti), con un’intersuola ben evidente.

La tecnologia è quella di ABZORB, brevettata New Balance, che assicura massimo comfort.

La tomaia è in una mesh forata che all’apparenza sembra quasi trapuntata da quanto appare soffice. Le impunture laterali a raggio che vanno dal fianco fino alle asole dei lacci sono forse l’unico dettaglio che è rimasto della versione v4, una scarpa molto più secca rispetto a questa.

Il puntale è alto a proteggere le dita, i lacci, piatti, elastici e ben serrati. La linguetta decisamente spessa e soffice.

Il tallone ha una doppia area: la conchiglia avvolge il tallone vero e proprio e non è particolare, anzi non presenta nessun dettaglio interessante. Ad essere interessante è invece la parte superiore che si alza sul tendine d’achille: in mesh traspirante, è decisamente imbottito, è la zona più imbottita della scarpa si direbbe.

La forma della tomaia è di quelle che amo io: larga e comoda su punta e avampiede e accollata, ma soffice, alla caviglia.

All’apparenza questa non può che essere una scarpa comoda.

Infiliamole:

Non sembrano, SONO comode. Incredibilmente comode. Un guanto.

Non sentivo questa sensazione di morbidezza e leggerezza dalle mie Nike Lunar Eclipse di 5 anni fa. Non mi ricordavo nemmeno di come fosse infilare delle scarpe da corsa e trovarle, immediatamente, comode.

Negli ultimi tempi ho seguito, come molti, l’idea che le scarpe dovessero essere secche per far sì che il piede potesse spingere con efficienza. Teoria che peraltro è assolutamente corretta, almeno per me. Ho man mano prediletto scarpe con differenziale minimo (le stesse Fresh Foam di New Balance ne sono un esempio), leggere, asciutte, con suole secche e reattive.

Avevo abbandonato l’idea di una calzatura confortevole, pur restando estremamente leggera.

Le New Balance 880 v6 sono esattamente così: comode, protettive E estremamente leggere.

Corriamoci:

L’ultima prova, fondamentale, è la corsa. Voglio vedere quanto riescono a performare sulla velocità e quanto invece rimangono confortevoli sulla distanza.

Ci faccio un lungo, infilandoci qualche variazione.

Lungo si fa per dire, 16 chilometri.

All’inizio mi piace l’idea che mi coccolino così. Le gambe sono rigide e una scarpa morbidosa aiuta.

Una volta calda, provo ad aumentare il ritmo. L’idea che danno è quella di RIMBALZARE. Letteralmente rimbalzano sul terreno. Passo distrattamente davanti ad una vetrina e guardo il mio passo: ginocchia alte, passo reattivo.

Effettivamente nemmeno mi accorgo di andare a 4’30”.

Sulla distanza rimangono morbide ed elastiche, certo non è come avere un paio di scarpe secche. Le ripetute sono più “rilassate”, ma l’appoggio è buono e in fase di spinta hanno una buona reazione.

Non sono le scarpe per ripetute veloci, questo no, ma diciamo che sono scarpe che vanno bene più o meno per tutto.

Da valutare in fase di usura.

Consigliate a chi vuole scarpe affidabili, generaliste e facili. Vanno bene dalla corsetta al parco fino alla maratona, non hanno asperità nè difficoltà. Bene per runners da leggeri e medi (per i pesanti ho il timore siano troppo leggere e potrebbero consumarsi facilmente), appoggio neutro.

L’imbottitura di tomaia e tallone le rende perfette per chi ha problemi di piedi delicati o alluce valgo.

Sconsigliate a forti pronatori o a runners molto pesanti.

VOTI:

AMMORTIZZAZIONE: 8

PROTEZIONE: 7

REATTIVITÀ: 7

LEGGEREZZA: 8

COMFORT: 10+

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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