Il lunghissimo lento: allenamento immancabile per la maratona

Quando arriva questo momento vorrei sempre scappare, lanciare le scarpette dal balcone (ma sono troppo belle, lampone e mirtillo come sono) e darmi all’ippica.

I giorni prima del lunghissimo lento mi chiedo ininterrottamente chi me lo faccia fare di preparare la maratona… 36-38 km, a seconda della propria velocità (io 36 essendo lenta), di corsa costante, ad un ritmo 15-20 secondi più lento del ritmo maratona.

Alcune tabelle di allenamento, soprattutto quelle più attuali, prevedono al massimo 32-33 km di lungo ad un ritmo maratona, magari un lungo “qualificato”, cioè con qualche variazione di ritmo all’interno.

Il lunghissimo lento diventa quindi un allenamento che non tutti fanno.

Non sono un trainer e non saprei dirvi cosa sia meglio, ma vi racconto l’effetto che il lunghissimo lento ha su di me.

Premetto che sono solo due maratone che preparo così. Precedentemente non avevo nè l’esperienza, nè la voglia di dedicarmi ad allenamenti come questo.

Quindi, immagino che vi chiediate se cambia davvero tra 32 e 36 km e la risposta è sì.

A 5 settimane dalla maratona, programmo un lunghissimo lento, allenamento che per la mia velocità significa stare in giro a correre per circa 3 ore, quindi poco meno di una maratona.

 

Prima di questo allenamento costruisco la distanza con una serie di lunghi che varia all’incirca così:

  1. 22 km ritmo maratona + 10 secondi,
  2. 25 km ritmo maratona + 5 secondi,
  3. 21 km brillanti ritmo maratona – 10 secondi,
  4. 30 km ritmo maratona,
  5.  25 km con variazioni 8-10 di ritmo da 1 km,
  6. 36 km ritmo maratona + 15 secondi.

Alternando le distanze e le velocità.

La sensazione che ottengo da questo allenamento è quella terribile sensazione di correre gli ultimi 6-8 km con le gambe completamente svuotate.

Sapete che si parla del “muro” dei 30 km, giusto?

Facciamo un calcolo veloce. Il mio obiettivo è correre la maratona in 3h20min circa, questo significa correrla ad un ritmo di circa 4’45” al km. Al 30° km avrò teoricamente corso per 2h22 minuti.

Oggi ho corso i 36km in 2h59, a 4’59”, quindi 37 minuti oltre l’ipotetico muro.

Sono proprio quei 37 minuti che aiutano la resistenza del mio corpo. Ho corso più di mezz’ora in una situazione di completo sfinimento.

Lo stimolo allenante è duplice: si allenano i muscoli a non perdere velocità anche quando sono stanchi (anzi, ho corso gli ultimi 35 minuti sotto i 4’40”) e si allena la mente a non dare retta alla sensazione di stanchezza.

 

Se avessi corso un 32 km a ritmo maratona, avrei corso oltre il muro per 10 minuti scarsi, riducendo lo stimolo allenante a questo tempo.

 

Dal punto di vista fisico non so cosa succeda, ma correre a lungo, “stare sulle gambe” come dicono i PRO, sicuramente serve a muscoli, ma soprattutto a testa. Moltissimo a me che spesso mi faccio sopraffare dalla fatica.

Il lunghissimo si fa insieme 😉

La cosa bella è che non ero sola, ero con la più forte delle 4Girls4Marathon, la super Marina “Maridok”, che ha accettato di accompagnarmi per 36 km ad un ritmo che non è il suo. Grazie Mari, senza di te non so se ci sarei riuscita 🙂

E mi ha accompagnato in uno dei percorsi che io preferisco. Un percorso che molti non amano, quello della vecchia Turin Marathon. Dal Castello del Valentino, poi Corso Unità, Nichelino, Stupinigi, Borgaretto, Beinasco, Orbassano, Rivalta, Rivoli. Per tornare, infine, a Torino correndo tra le auto che sfrecciano in Corso Francia.

Un percorso che io amo per la sua natura varia: passando nei paesi dell’interland torinese si hanno molti cambi di direzione, tipici di una maratona, e molti cambi di suolo e di pendenze, estremamente allenanti. La fine percorre Corso Francia, in leggerissima discesa, che aiuta psicologicamente a mollare la tensione.

Ritorno in Metropolitana da Piazza Massaua.

Ai miei Piedi le mie nuove Brooks Launch 3 (leggi qui recensione), scarpe che io amo per il loro effetto morbido e poco stressante sul piede e l’eccellente ammortizzazione. Ai piedi di Marina le nuovissime Brooks Ghost 9, che io testerò a brevissimo 😉

Le altre Girls, quelle bionde, Elena e Gina, impegnate nella muscolarissima Corsa del Re a Venaria, 21 km tostissima!

A loro il lunghissimo tocca domenica, vedremo, c’è pur sempre una sfida in atto 😉

Pronte per la Verona Marathon

GUARDA LA GALLERY:

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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