I consigli – ironici – per correre con la pioggia

Noi blogger, o sedicenti blogger, o millantati blogger, o finti blogger, insomma, noi che ci fregiamo di scrivere articoli più o meno interessanti, in questo periodo dell’anno, abbiamo un must have.

L’articolo sulla correre con la pioggia.

Non possiamo farne a meno, è l’argomento più affascinante che troviamo, e, forse, pure uno dei più letti, anche da chi non corre. Certo, possono pensare a quanto siamo rimbambiti a farci la doccia con la miscela di acqua e smog che cade dal cielo, mentre noi, che ci sentiamo gli eroi delle condizioni estreme, trottiamo al parco con gli occhiali appannati e le scarpe che raccolgono rospi e pantano.

Tra un po’ nevicherà e allora, finalmente, svolteremo pagina…

Siccome immagino che alcuni di voi, forse i più attenti, si saranno annoiati dei soliti consigli da buon senso – metti la giacca impermeabile – eccovi l’elenco dei consigli per andare a correre sotto la pioggia, ridendoci sù***

Correre con la pioggia e l’ironia:

Equipaggiamento:

scarpe vecchie da buttare, capelli sciolti, kway impermeabile (qui non si scappa), pantaloni leggerissimi, quelli che si inzuppano meno e mai lunghi, sotto il polpaccio sono perfetti. E poi qualche euro in moneta.

1- stupire con finta immodestia:

innanzitutto uscite di casa e correte direttamente. Niente macchina per il parco, bici, mezzi pubblici. Uscite, preparatevi e correte. Per uscire, aspettate che passi qualcuno, così che possiate guardarlo con aria imperturbabile. Se lo conoscete fate anche un commento tipo “questo è il tempo giusto per godersi i propri pensieri” se si tratta della vicina un po’ nevrotica, per farle pesare che voi siete liberi di scegliere la vostra strada con aria di superiorità.  Oppure, se incontrate il ragazzo aitante, lasciatevi sfuggire un “adoro la sensazione delle gocce d’acqua che scendono sul collo dai capelli bagnati”… lui immaginerà immediatamente una sinuosa sirena che esce dal mare caraibico e per voi sarà fatta!. Nell’ultimo caso, quello della persona più agé che potrebbe essere vostro padre o vostra nonna, rassicuratelo con un “basta coprirsi bene e una doccia bollente finale”.

In tutti e tre i casi diventerete gli eroi del palazzo.

2- fare quelli che “I don’t care”:

Chiudetevi nei vostri pensieri, magari, se la giacca ha un cappuccio, infilatelo, come a chiudere il mondo fuori.Correte sciolti, non diminuite la velocità a causa delle pozzanghere e della strada scivolosa. Anzi, incominciate qualche ripetuta. Quando vi passerà di fianco il runner affannato e bagnato, voi con nonchalance superatelo, facendo finta di non sentire la pioggia. Immediatamente vi sentirete immortali.

Attenzione a non prendervi una storta, vi sentirete immortali, ma non lo siete.

3- saltate nelle pozzanghere:

Qualsiasi cosa succeda, a casa ci tornerete fradici fino alla punta dei capelli. Per cui tanto vale fregarvene e iniziare a giocare. Prendete ogni pozzanghera come una sfida: se potete saltarla, saltatela con balzi felini, se invece è grande, beh… è naturale: saltateci dentro con tutta la forza che avete. Vince chi fa lo schizzo più alto.

Attenzione a non lavare il passante di fianco, non credo gradirebbe.

4- ballate:

non scherzo, ballate. Cioè, non dovete mettervi fermi in un punto e ballare il Valzer, ma ballate. Tanto è risaputo che la pioggia rende matti, quindi ballate, saltate, mentre correte ogni tanto muovetevi. Vi vedono? A parte che nessuno baderà troppo a voi, tutti troppo concentrati a cristonare sul cattivo tempo. Avete presente cosa fanno i cani con la pioggia? Che saltano, si rotolano nell’erba, fanno i cretini? fate la stessa cosa. O vi prenderanno epr matti o rideranno con voi e di voi.

Poi, dopo 15 secondi di follia, tornate a fare quelli che “I don’t Care”.

5- Scandalizzate la gente:

Vi ho detto di portare nell’equipaggiamento qualche euro in moneta. Sapete a cosa vi servirà? Innanzitutto è in moneta perchè sarà fradicio alla fine della corsa e di carta sarebbe un problema.

Entrate quindi in un esercizio commerciale, come ad esempio un bar. Sarete in condizioni pietose, quindi non esagerate, nonc erctae un bar affollato, l’obiettivo non è quello di sporcare tutti, ma di guardare le loro espressioni.

Andate al bancone e ordinate un caffè, un succo, quello che volete. Magari una cosa calda. Sorridete ai baristi, scherzate con loro e godetevi le facce di tutti. Chi sarà schifato, chi ammirato, chi, imperterrito vi guarderà il lato B anche se è fasciato da fuseaux in stato confusionale.

Salutate sorridete e dite una frase tipo “alla fine è solo acqua, fosse vino sarebbero tutti fuori”. Una cosa stupida così, un luogo comune.

 

 

Detto questo, credo che tra poco uscirò e farò tutto questo.

Perchè correre con la pioggia, non sia solo un esercizio spirituale, ma un gran divertimento.

E… mi raccomando, non crescete mai troppo 😉

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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