Il giorno prima: cosa faccio prima della Maratona

Domanda ricorrente e quasi noiosa: che cosa fai il giorno prima della maratona? Corri qualche chilometro, riposi, fai stretching. Cosa mangi? Come ti muovi? Cammini, stai a letto?

Ogni volta sorrido.

Perchè non faccio niente di tutto questo.

Il giorno prima della maratona, non penso affatto alla maratona.

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Certo, preparo la borsa, controllo le scarpe (ho appena scoperto che sono rotte e mi girano un po’ le balle), stampo i documenti.

Poi certo, mangio carboidrati e no, non corro affatto (a meno di non fare un viaggio lungo per arrivare, così lungo da avere le gambe gonfie).

E poi…

Mi faccio bella.

Basta con sta cosa che i runners sono sudati e puzzolenti, basta dire che delle rughe vi frega poco l’importante è andare forte, basta piedi callosi e unghie nere.

Dovete sapere che io cado spesso. Diciamo almeno un paio di volte all’anno cado o mi faccio male: rompo unghie, sbuccio ginocchia, “coloro” di blu vari punti del corpo. Ma non ne vado fiera per niente.

Ogni tanto vedo immagini Instagram che raccapricciano: vesciche purulente, abrasioni, calli, unghie pendule, croste, visi segnati, tagli…

Io il giorno prima della maratona mi faccio bella.

Anche perchè, se per caso qualcosa va sorto e mi devono soccorrere, come dice la nonna, in ospedale ci devo arrivare ” a posto”.

Quindi inizio così:

  • un bel gommage al viso con un prodotto delicato
  • maschera viso idratante e nutriente
  • massaggio piedi con oli emollienti (e non mi vengono, a me, le vesciche…)
  • pedicure e smalto, rigorosamente rosso che azzurro sa già di svenimento a vederloIMG_8598
  • maschera ai capelli (mai colore che poi con il sudore vi stinge sulla maglietta e fa effetto sangue)
  • scrub corpo
  • depilazione gambe
  • massaggio gambe e braccia con oli nutrienti

Tra un tempo di posa e l’altro riesumo i vecchi giornali di corsa e leggo, possibilmente non di maratone che mi sale l’ansia inutilmente, ma di viaggi di corsa, trail, monti, corse in natura.

Pranzo riso in bianco, cena pasta in bianco e pollo alla griglia.

Alla partenza vi sorriderò forte, così, anche se sarà l’ultima foto della mia carriera causa svenimento in corsa, beh, sarò bellissima.

E poi, se per caso uno di voi sarà mai quel volontario che mi soccorrerà a bordo strada, mi tolga pure le scarpe, i miei piedini saranno perfetti.

Ora inizio a ridere, a domani “podisti”!

(fatti e persone di questo articolo NON sono frutto della mia immaginazione, ma libera ispirazione)

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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