La stella cometa

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Ognuno di noi ha la sua figura mitica da seguire, da imitare, una figura che ti sa guidare e stimolare.

La stella cometa.

la stella cometa di RunningCharlotte ha un nome, 3 sillabe, un nome da Basco, da ragazzo di carattere, la stella cometa si chiama Kilian. Solo perchè il nome intero è troppo difficile, Kilian Jornet Burgada. Difficile, duro, quasi quanto è dura la sua testa.

Questo ragazzo deve veramente avere una capa di ferro se riesce a fare quello che fa. Appena più che ventenne detiene record di tutti i tipi tra trail e scialpinismo, inelencabili un po’ perchè troppi un po’ perchè in continuo aggiornamento, per vederli tutti rimando al suo sito www.kilianjornet.ca dove trovate i dettagli.

Comunque, tra tutti, i miei prediletti: record di percorrenza GR20 in Corsica: io ci ho messo 11 giorni, lui meno di 33 ore.

E poi le vittorie valdostane a me care: Aosta-Becca di Nona Aosta 2012, Ultra trail du Mont Blanc 2008, 2009, 2011 (il 2012 non l’ha fatto, forse era annoiato), Mezzalama 2011…

Comunque, inutile star a parlare di ciò che ha vinto, facciamo notte e annoiamo tutti, non ne vale la pena. Ci sono però a mio avviso alcuni dettagli da ricordare.

Primo di tutti il suo mito è Bruno Brunod, ultimo degli ultimi, valdostano umile che di mestiere si occupa di edilizia e nel tempo libero detiene il record di salita al Cervino: uomo dalla pelle cotta dal sole valdostano e negli occhi tutta la montagna che c’è. Che bel mito da avere. Pensa un po’ che un giorno arrivano ad intervistarti in un cantiere perchè diventi il mito di Kilian, chi l’avrebbe mai detto. Su youtube bellissima intervista, fa anche un po’ piangere.

Secondo, oltre che correre questo ragazzo ha un progetto, che si chiama Summits of My Life 

Da cui per ora è nato un dvd appassionante, A fine Line, dedicato al compagno di scialpinismo morto sotto ai suoi occhi sul bianco, Stephane Brosse (cadeva pochi giorni fa l’anniversario, il 17 giugno).

Terzo, ha una voce e un modo di fare che ti fanno tenerezza. Ha scritto pure un libro (non so se di suo pugno o di pugno di altri), Correre o Morire, edito dalla defunta casa editrice che preferivo, Vivalda Editori.

E’ un ragazzo tenero. Quando vedi questi super campioni (Marco Olmo a parte), te li vedi che addentano barrette nei loro abiti utratecnici e fanno palestra, depilandosi le gambe. Kilian no, Kilian fa tenerezza.

E l’unica cosa che puoi fare è ammirarlo.

Quando vedo le imprese che fa mi viene in mente un pezzo di un film che non c’entra nulla. Quel pezzo di Dirty Dancing in cui Swayze balla davanti ai clienti con la sua bella e sono così bravi che il gestore del villaggio dice preoccupato: “Non così, non così bene, così esagerate, finirete per intimidire i clienti”

Ecco, Kilian, bravo, ma non così forte, ogni tanto torna umano, o finirai per far passare la voglia a noi poveri omuncoli senza fisico.

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Showing 2 comments
  • daniela294
    Rispondi

    anche a me ,leggendo le tue parole, viene da piangere…ma di gioia , ti invidio un pochino… e dico che sei proprio special <3

  • runningcharlotte
    Rispondi

    io invidio te che se guardi in alto vedi i monti 🙂

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