Boston Marathon – La bellezza del lungo

Oggi era la domenica del primo vero lungo.

Avevo pensato di farlo lento, come veniva insomma. Qualcuno mi ha domandato a quanto lo volevo fare, il coach mi aveva detto a quanto farlo. Io ho seguito l’istinto e no, non sapevo proprio a che velocità farlo.

Ho seguito l’istinto.

Io sono fatta per i lunghi. Amo i lunghi, come amo i bei viaggi.

Il coach diceva 4’50”, forse. Io pensavo di partire piano e arrivare meglio che potevo. In progressione, lenta, inesorabile.

Un climax di fatica, una botta di endorfine. Ventotto chilometri di sudore e testa.

Amo i lunghi perchè la testa comanda sui muscoli e io non ho fisico, ma ho cervello.

Nel lungo arriva un momento in cui io mi trasformo, come se mi ipnotizzassero. Cado in una magica trance durante la quale non c’è nulla se non me stessa.

Percepisco il sangue che scorre nei muscoli, distintamente. Sento il liquido che arriva nei capillari, i muscoli che si contraggono, il cuore che pompa. I piedi si flettono sotto il peso.

Credo che dall’esterno sia evidente perchè mi ritrovo a guardare il vuoto, un punto indefinito oltre l’orizzonte. Il futuro.

E’ come se non corressi nemmeno. Sento il corpo che si muove fluttuando, senza impedimenti, senza vincoli. La mente vaga, comanda, pensa.

Davanti a me il suo passo. Oggi so che c’è. Quel passo da burattino, che ha scandito tante mi corse. Lo vedo che mi supera ed ogni tanto si gira a controllarmi. Sono qui, vorrei dire. Ma so che sa.

Un legame che va oltre le parole ed oltre la razionalità, alle volte anche oltre la morale. Un’amicizia che viene dalla notte dei tempi. Una radice che non si sradica.

Corro senza far fatica, o meglio, la fatica è il carburante stesso di muscoli e pensiero.

Il GPS al polso scandisce i chilometri e io ad ogni passo ritrovo una parte di me. Le gambe, le ginocchia, i piedi.

Sto così bene che capisco perchè amo la maratona.

Amo la maratona per i lunghi.

Non ho alcuna paura. Nè dei 30, nè dei 38 del lunghissimo.

Rientro a casa che mi sento come non mi sentivo da tempo.

In 28 chilometri, oggi, ho trovato all’arrivo la sola persona che volevo trovare: me stessa.

Questa settimana si scarica e domenica: Napoli Half Marathon.

A quanto andrò?

Non saprei dire, ma so che sarà bellissimo.

CREDITS:

OutfitReebok maglia Hexawarm Quarter zip, Running Tights di Reebok Running

Shoes: Reebok All Terrain Super 3.0 Stealth

FotoWithart Fotografia e Videomaking

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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