Preferisco Correre. Il Cross e Carla

Per la seconda domenica consecutiva mi sono iscritta ad un cross. Questo era un cross storico, quello della Pellerina a Torino, e alla fine mi sono iscritta perchè ci sarebbero stati tutti, non per altro.

Se mi avessero chiesto cosa volessi fare domenica mattina, di correre in mezzo a questa periferia torinese proprio non ne avrei avuta voglia.

Mi sono svegliata con la certezza che fosse una di quelle domeniche che vorresti cancellare dal calendario.

Poi io odio la domenica, la domenica è il giorno in cui gli altri stanno insieme e io sto da sola, in cui gli altri tornano a casa, mentre io cerco qualcosa da fare disperatamente.

Volevo vedere la sola persona che non ci sarebbe stata. Avrei voluto tenerla per mano, mentre derideva le mie paure, come sempre. Avrei voluto farmi trattare con quell’ironia saccente che solo lui sa avere e che, forse, solo a me non dà fastidio. Avrei voluto una bella corsa di 30 chilometri insieme.

E invece no, non sempre le cose vanno come vuoi. E forse è pure meglio così.

La verità è che ho trovato la voglia di uscire di casa solo perchè dovevo andare a prendere Carla e arrivare lì con lei.

Per me era un onore.

Quando il progetto delle Principesse alla EA7 Milano Marathon è partito speravo tanto che tra le storie ricevute ci fosse la sua. Una storia che io, da runner distratta, conoscevo superficialmente (leggi qui la storia di Carla).

Il giorno che la sua mail è arrivata io mi sono sentita emozionata, il motivo è che Carla è una donna eccezionale. Sto avendo il piacere di conoscerla e la reputo uno dei regali più belli di questo periodo un po’ (troppo) solitario.

Carla è la sintesi perfetta di gentilezza, sogno, poesia e determinazione.

La sono passata a prendere per egoismo, perchè avevo voglia di condividere il momento con lei, perchè speravo che un po’ di lei rimanesse attaccato a me. Un po’ della sua espressione serena, un po’ della sua abilità.

Ho sempre letto quello che scrive sul suo blog, ma sentila parlare dà un’energia diversa.

“Preferisco Correre” è il suo blog e perciò l’articolo ha questo titolo.

Perchè il suo blog dovete leggerlo dall’inizio alla fine, come una medicina, come qualcosa che sapete già vi renderà migliori. Perchè leggerlo vi renderà migliori.

www.preferiscocorrere.wordpress.com

Quando sento chiamare “fortunati” coloro che come lei hanno vissuto il viaggio del cancro terminandolo da vincitori, penso sempre che non sia solo fortuna. Lei si considera fortunata.

Per me non è solo fortunata. Carla è una che ha scommesso su di sè con determinazione.

Io la considero una Regina, una Regina di Vita.

Lei domenica è partita allo start della gara solo dopo aver aiutato noi neofite, dopo averci dato consigli, dopo aver sorriso a tutti e averci trasmesso un po’ del coraggio.

Io tremavo come una foglia, scura in volto a causa di quella assenza, probabilmente non così fondamentale. Lei sorrideva e basta.

E’ arrivata volando e ridendo, seconda assoluta dietro solo ad una atleta più giovane di vent’anni e sulla cresta dell’onda, sbaragliando avversarie, lei e i suoi codini biondi. Io ovviamente non l’ho vista arrivare essendo indietro, arrabbiata e malmostosa, con la sensazione di dover dimostrare ancora qualcosa a qualcuno, sfinita e stanca.

Se non ci fosse stata Carla io non avrei corso, lei e le mie amiche bionde (sono tutte bionde le mie amiche runner).

Vedete, alle volte pensiamo che sia l’essere forti a renderci felici.

Invece Carla è la dimostrazione che è il contrario. E’ essere felici che rende forti.

E domenica che lungo sia! Carla, si comincia la preparazione per la EA7 Milano Marathon!

Con Gloria e Maddalena ci vedremo prestissimo!

 

CREDITS:

ph. Fabio Furegato

RunningCharlotte
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Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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