La Storia di Clelia – Una Principessa alla EA7 Milano Marathon

Io sono una principessa con un “Dubbio”

Mi chiamo Clelia, 44 anni , sono moglie e mamma di due piccole pesti.

Ma non mi sento ancora una “vera” runner.

Un tempo ero una principessa molto più dinamica.

La corsa scandiva il tempo nel periodo universitario, insieme al fitness e al trekking.

Poi, con il matrimonio e l’arrivo delle pesti, ogni attimo della giornata è dedicato – con immensa gioia – a tutti loro.

Ma con il tempo la principessa dinamica è diventata sedentaria. Fino al 18 novembre 2016.

Quel giorno ho ripreso una vecchia tuta un paio di scarpe da running “senza arte e né parte”.

Avevo solo tanta, tanta voglia di riprendermi una parte di me.

Insieme ad altre due “mamme” ci siamo ritrovate alle 6 del mattino infreddolite e con tanta voglia di “DIMAGRIRE”.

Volevamo ritrovare la forma, quella del “prima”. La forma della spensieratezza. Non è soltanto un dimagrire, capite? E’ un riprendersi quell’immagine di noi stesse che avevamo.

Abbiamo iniziato il nostro giro, fatto di un minuto di corsetta leggera e un minuti camminando dedicato a tante chiacchiere.

Lentamente in seguito i minuti di corsa sono diventati più lunghi e le chiacchiere più corte.

Abbiamo percorso i nostri primi 10 km e raggiunto il nostro traguardo.

Oggi le mie amiche ”albarunner” mi hanno abbandonato, ma non le mie nuove scarpe. Le scarpe mi sono rimaste fedeli.

Le “Scarpe” che tre volte a settimana mi svegliano e mi buttano giù dal letto, sono diventate la mie compagne.

L’alba è la mia forza.

La mia ora d’aria è fatta, dal crepuscolo mattutino, dal tepore di una città che dorme. Passo dopo passo la città si sveglia e l’alba rischiara, con lei si illuminano i miei pensieri. Al rientro, tolte le mie compagne dai piedi, torno ad essere moglie mamma ancora con più gioia, affronto la giornata con la giusta voglia e determinazione.

Il mio primo anniversario con la corsa ricorreva il 26 novembre 2017. E io mi sono regalata una Mezza Maratona.

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Percorsi i miei primi 21,097 km, le braccia rivolte al cielo e gli occhi umidi sono stati la manifestazione di una emozione indescrivibile un senso di soddisfazione e una congratulazione con me stessa.

Oggi mi sento metà: sono la metà della strada che vorrei percorrere, ma ho un dubbio da risolvere.

Lo stesso che un anno fa mi ponevo durante le prime uscite mattine: riuscirò ad essere costante? Riuscirò a correre 10 km? Riuscirò a correre 21km?

Ora mi chiedo, “Sarò in grado di correrne 42,195 km?”.

Clelia

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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