Correre scalzi. O quasi. Opinioni sul minimalismo.

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Ecco una questione interessante, già esplorata da tutte le riviste e da tutti i blog, vero. Solo che le opinioni sono discordanti al massimo, quindi devo dare anche la mia 🙂

Con che scarpe correte? Super ammortizzate o super leggere?

Se buttate un occhio ai grandi del passato vi accorgerete che l’invenzione della suola mega ammortizzante è del tutto recente e appartiene ai tardi anni 80/inizio 90. Prima si correva con scarpini di cuoio e gomma, c’est tout.

Poi sono arrivate le zatterone.

Io che sono donna degli anni 80 me le ricordo benissimo: le scarpe con il cuscino ad aria. Le desideravo da morire (ma ve le ricordate le prime Air Max???).

Oggi invece il pubblico si divide: stufi di correre su suole rigonfie, i runner si orientano molto spesso su calzature minimaliste, fatte di poca stoffa e poca suola, “per sentire meglio il piede”, così si dice. Sentire la strada…

Io, che sono pur sempre degli anni 80 ricordo, ho sempre prediletto gli zatteroni: confortevoli, avvolgenti, protettivi, rimbalzanti. Adoro infilare le mie scarpe e sentire tutto morbido. Sono una principessina…

Ma ero così curiosa di provare che ho ceduto.

Eccole, le mie prime scarpe da running minimaliste: un bel paio nuovo fiammante di Asics SuperJ33.

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Nuove nate del brand, hanno come promessa quella di garantire un passo incredibilmente naturale anche a chi ha un appoggio in pronazione. Tutto questo in soli 210 grammi.

Come non essere curiosi?

Intanto per prima cosa, abituata alla comodità, le ho prese di 1 numero più grandi per non sentirmi troppo fasciata 🙂

Bene, arriviamo al dunque: stamattina le ho infilate. Oddio, la prima sensazione non è quella di comfort. La tomaia è sottilissima e senza alcuna imbottitura, ma ammetto che le cuciture sono tutte o a scomparsa o proprio non ci sono e i tagli sono al laser. Quindi non sembrerà di mettere i piedi in una copertina, ma non ho provato nessun fastidio e nessuna sensazione di discomfort. Anzi…

I primi passi sono stati “strani”. la differenza di spessore tra punta e tallone non è molta e ti porta ad un appoggio centrale del piede (come il natural running vuole). Io sono abituata ad appoggiare sul tallone, quindi ho dovuto abituarmi.

Poi ho cominciato a correre.

Ecco, ho cominciato a correre. Lì sta la differenza.

La tomaia si è adattata al piede avvolgendolo, i piedi quasi autonomamente hanno cominciato ad appoggiare sul centro della pianta. La suola così sottile ed elastica mi ha dato una grande reattività al passo e la leggerezza non ha affaticato le gambe.

Che vantaggio rispetto ad una normale scarpa ultra-leggera da gara? Questo modello è vero che ha una suola reattiva e sottile, ma la mescola elastica la rende anche incredibilmente ammortizzanti (non è una scarpa super ammortizzata come di solito uso io, ma ci si avvicina), quindi tallone e metatarso non “battono” al suolo come può accadere con modelli da race; sono decisamente più protetti.

Rispetto ad una super ammortizzata hanno il vantaggio di essere leggerissime e reattive, cosa che le rende perfette per la velocità, in distanze anche fino alla mezza maratona. A patto di avere una tecnica di corsa performante. E di non pesare troppo.

Particolarmente apprezzato il sostegno: questo modello, avvolgendo il piede, assicura una buona protezione dell’arco plantare e della caviglia.

Unico svantaggio: come tutti i modelli “natural” è dedicato a chi corre bene. Cioè a chi non ha problemi di passo, di schiena, di postura. Per correre natural bisogna avere un buon assetto e non essere agli inizi.

Quindi mi sento di sconsigliare ai principianti, ai quali invece consiglierei un modello più protettivo come la Kayano. Sempre Asics.

Voti:

Ammortizzazione: 7 1/2

Protezione: 6 1/2

Reattività: 8

Leggerezza: 10!

Comfort: incredibilmente 7

 

 

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Showing 6 comments
  • Maddalena
    Rispondi

    La kayano è per pronatori, perchè consigliarla a tutti indistintamente? Prima si fa una prova di appoggio, poi si compra la propria scarpa.

    • RunningCharlotte
      Rispondi

      Ciao Maddalena! La Kayano è una scarpa supportiva, molto robusta. All’epoca di questo articolo non esisteva la FuZex e la Nimbus era in revisione. La Kayano è una scarpa solida, che molte delle persone che accompagno a correre amano perchè dà una buona sensazione di supporto.

      Le recensioni sono tuttavia fatte epr dare un’opinione, ma come molte volte ho ribadito, bisogna valutare molti fattori della corsa.
      Di sicuro sconsiglio scarpe da natural running a chi comincia. Mettila così.
      Un abbraccio!

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