Stramilano dei 50.000: test sui 10km. O 11?

Come immagino alcuni di voi sappiano, ho mollato il mio amore per la Maratona momentaneamente e sto lavorando sui 10mila metri piani.

Vorrei tanto trovare la scioltezza di gambe e la forza per aumentare la mia velocità di base e la resistenza alla velocità, quindi sto facendo dei lavori (durissimi) mirati proprio a questo.

L’obiettivo finale è Tuttadritta, la 10km storica di Torino, il 10 aprile. Eppure, dopo la Prom’Classic di gennaio, mi sono allenata tanto, ma non ho mai provato veramente la distanza.

Quindi, essendo arrivato il momento, ho cercato una gara test.

E ho trovato StraMilano.

La StraMilano è una Stracittadina, quindi la sua vocazione è “pop”. Le distanze sono due: la 21 km competitiva e la 10km per tutti. Ovviamente io ho scelto la 10, non badando troppo al fatto che fosse una non competitiva.

Lascio perdere i commenti sulla 21km, che non ho corso e quindi sono a carattere generale (start alle 11??) e mi concentro sulla mia “gara”.

Io parto sempre dal presupposto che ci si iscriva ad una corsa per correre e che poi ci siano persone che invece vogliono camminare. Benissimo. Ma parto dal presupposto che si scelga una delle due attività e che non si partecipi ad una corsa per dire “oggi ho fatto la StraMilano”. Deve esserci qualcosa di sportivo dietro…

Vi racconto quindi cosa è successo.

Desiderando correre mi metto in prima linea, arrivando alla partenza un’ora prima congelandomi definitivamente le gambe. Definitivamente perchè io sono partita la mattina all’alba da Torino, in treno, e non essendoci deposito borse sono partita vestita da corsa: short e canotta, più una maglia che mi hanno gentilmente tenuto gli amici di Asics.

Comunque attendo davanti a tutti la partenza. Gli iscritti, 62mila dice lo speaker, arrivano velocemente e altrettanto velocemente si riempie piazza duomo. Vicino a me uomini e donne con passeggini, cani (che in mezzo alla ressa è già tanto non siano morti), oppure bardati come se andassero in guerra. Sorrido, questo alla fine è il bello di coinvolgere tutti. Mi chiedo solo perchè stiano in prima fila. Verranno facilmente schiacciati da chi vuole correre.

Finalmente viene sparato il via.

Parto a tutta cercando di non uccidere letteralmente i miei vicini.

Peccato che mi ritrovo davanti un vero e proprio muro di migliaia di persone ferme a fare foto, chiacchierare, guardare vetrine.

Mi chiedo se ho sbagliato e sono partita al contrario. Ero in prima fila, chi sono queste persone davanti?

Cerco in corsa di non centrarli, ma è impossibile, io sono partita a tutta e ne schivo qualcuno, ma gli altri li prendo in pieno.

Una signora mi afferra per la maglia e mi insulta, un uomo fermo in mezzo alla strada mi urta, io finisco addosso ad un altro come un missile. Ne prendo altri tre o quattro e mi sembra un incubo. Il mio orologio si impiglia in uno zaino di un turista con la famiglia e si spegne. Salta il chrono e quindi niente più tempo reale della gara.

Ma dov’erano queste migliaia di persone? Se io ero davanti alla partenza, dov’erano???

Ecco la verità.

Sono partiti DOPO la partenza, dai lati della strada. Quando lo starter ha sparato, si sono riversati in strada, creando un tappo.

Davanti a me un ragazzo adolescente, velocissimo, li centra tutti come una saetta. Insulti e lividi.

Ora io mi chiedo, però, ma se camminate, perchè non partire dietro? Che senso ha partire DOPO la partenza, 300 metri dopo? 

E’ giusto che una gara non competitiva sia aperta a tutti, ma così il rischio di farsi male è altissimo. Nessuno ha controllato la griglia di via?

Io dalla mia ho un polso dolorante e non ho il tempo di gara, ho fatto i primi 500 metri camminando, quindi non so e in più l’orologio si è bloccato al minuto 1’50”

Ho terminato la gara perchè non mi sono mai ritirata e perchè volevo correre, perchè amo la corsa. E perchè non esiste che mi arrenda. Ma perchè fare così?

Perchè partecipare ad una gara di corsa (anche se non è competitiva) e non solo non correre, nè camminare, ma partire non dalla partenza?

Ho visto persone tagliare il percorso, aggiungersi a metà, magari con il pettorale degli anni precedenti, ho visto persone farsi selfie con il pettorale per poi ritirarsi e entrare in bar.

Me per cosa? Per dire: io c’ero?

Alla fine dopo i primi 3 km di nervoso, senza prendere un tempo, ho deciso che comunque avrei fatto la mia gara. Ho fatto i restanti chilometri in progressione, senza sapere un tempo. Negli ultimi due incontro un ragazzo che ha un gps e corro con lui. Mi dice che andiamo a 3’55” e ne sono contenta, perchè volevo partire a 4’15 per finire a 3’50” con una media a 4’08… possibile che l’abbia fatto.

I km erano segnati, ma in modo strano: al posto di segnarli 1-2-3… erano segnati ai 500 metri e in ordine inverso: -10,5, -9,5, -8,5….

Ma come -10,5???? Non erano 10 km totali? Come possono mancarne 10,5 dopo qualche minuto dalla partenza?

Alla fine arrivo terza assoluta, non so con che tempo, non so a che velocità, non so dopo quanti chilometri.

Mi intervistano all’arrivo sperando di vedermi felice.

Non lo sono, volevo fare un test sui 10mila, invece sento solo la colpa di aver fatto male a delle persone in partenza avendoli travolti (lo so che se la sono cercata, ma non sono abituata a far del male alle persone…) e la delusione di non avere un riferimento chrono.

Bevo un bicchiere d’acqua e torno in piazza Duomo.

Incontro per caso l’amico Mimmo Ricatti pronto per la 21 km, mi torna il sorriso.

Vado a pranzo dall’amica Francesca, ho una medaglia in mano, ma mi sembra di non essermela meritata.

Mai un terzo posto mi fu più indifferente.

Nota positiva, le mie nuovissime Asics DS Trainer… gran scarpe, a breve la recensione.

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Showing 7 comments
  • Valerio Rota
    Rispondi

    Ciao, io sono un runner semi principiante.
    Da buon milanese correvo la Stramilano, i 21k.
    Due anni fa hi provato a fare i 10k: mai più!!
    Oramai è impossibile correrla senza farsi male, è diventata come la Deejay teen, una moda e.ci vanno solo per farsi le foto e poter dire ” io c’ero”

  • bo2
    Rispondi

    Ciao, ho corso la stramilano anche io e ti posso dire che il mio gps ha segnato 11,39 km alla fine… mah!

  • andrea gozzarino
    Rispondi

    Stessa cosa per la deejayten. non capisco se vuoi correre ti metti nelle prime tre file insieme agli invasati come noi oppure se vuoi camminare o portare giustamente tua figlia ad un evento bomba come questo parti in mezzo o dietro con passeggino e company e cammini quanto basta. che senso ha partire a metà e poi camminare. mica ci credono se arrivi con le hogan e i risvoltini in 50 minuti. poi tu che vai ad una corsa per correre ti senti un rimorso per aver travolto ragazzini e non sul percorso. capisco e non giustifico il primo km, ma poi dev’essere imposssibile che uno che corre sbatta dentro a dei pedoni. comunque grandissima per il terzo posto. torni a fare la mezza del marchesato o no?

    • admin
      Rispondi

      Ciao! Concordo… Ovviamente! Sto preparando i 10km e il 10 aprile spero che Tuttadritta mi porti soddisfazione… Quindi una mezza la settimana prima mi rovinerebbe le gambe… Come si dice in gergo. Mi spiace molto perché è una gara stupenda… Anno
      Prossimo! Un abbraccio!

  • elle
    Rispondi

    Che tristezza… io corro queste gare fuori dall’Italia, e di queste cose non se ne vedono. E” brutto da dire ma e’ un problema di civilta’ e correttezza. I milanesi non ce l’hanno. Mi spiace per te. Anche io me ne sarei andata fuori di testa.

    • RunningCharlotte
      Rispondi

      Non c’è niente da fare, siamo maleducati dentro. Ci piace barare… ecco, a me all’estero non è mai successo…

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