Escursione al Monte Zerbion, Valle d’Aosta

Il Monte Zerbion è una delle vette valdostane che ho nel cuore.

A dirla tutta non è una montagna che di per sé ha una qualche particolarità. Ben al di sotto dei 3000 metri, con i suoi 2.728 metri non ha né un sapore epico, né presenta difficoltà tecniche sfidanti.

Quello che amo, però, di questa montagna è proprio il suo essere in seconda fila. Posta tra la val d’Ayas e la Valtournenche, la sua vetta si staglia esattamente sopra la valle centrale, in direzione di Saint Vincent. Dietro la sua cima imperano le cime più famose delle Alpi: il Cervino con la sua grande becca e tutto il massiccio del Monte Rosa. Davanti a lei ben visibili il Monte Emilius, il Mont Avic e a sfondo Bianco e Rutor.

Perchè scegliere il Monte Zerbion (quando tutt’intorno ci sono montagne più famose)?

Monte Zerbion vetta

Io amo questa vetta perchè è una vetta “umile” e dalla sua umiltà permette di contemplare le altre montagne più alte offrendo una delle visuali più belle della Valle.

Lo Zerbion è un piedistallo ideale per la bellezza. Stare in cima a questa montagna fa sentire perfettamente la piccolezza dell’essere umano di fronte alla natura.

Dal punto di vista tecnico la salita è molto semplice, sia da Promiod (Antey), sia da Barmasc (Ayas). Nessuna difficoltà, se non la lunghezza della gita soprattutto dalla parte di Promiod, nessun tratto troppo esposto, nessun sentiero poco visibile. La gita quindi è adatta anche a chi non ha troppa dimestichezza con la verticalità. Per questo noi l’abbiamo scelta per una gita con Mafalda, che a 5 mesi non potrebbe fare cose troppo complesse.

La sua esposizione a sud, poi, lo rende sempre soleggiato, cosa che abbinata all’altitudine non esagerata ne fa una meta perfetta per l’autunno.

Relazione escursione.

Da Promiod:

Dall’abitato di Promiod prendete la mulattiera che vi porta in breve alla strada poderale. Seguite il sentiero 105.

Dopo poco troverete un bivio sulla strada, a destra sentiero 6, a sinistra 105. Consiglio di salire dal 105, più wild e più all’ombra. In breve attraverserete un bosco, per uscirne al primo alpeggio, affacciato sulla valle centrale. Da lì rientrate nel bosco dal sentiero e salite rapidamente fino al crinale erboso appena sopra i 2000 metri, che vi porta in breve all’attacco della cresta sud-ovest. Qui seguite il sentiero in cresta e rapidamente raggiungete la vetta con l’immensa madonna bianca. 1.200 metri di dislivello, 3h00-3h30 di salita.

Per scendere potete usare lo stesso sentiero, oppure percorrere la cresta nord fino al Colle della Portula. Questa cresta è molto bella, a tratti esposta, ma vi permette una splendida visuale sulla Val d’Ayas e sul Monte Rosa.

Al colle il bivio per Barmasc o per Promiod. Scendete prendendo verso Promiod e in breve arriveate alla strada poderale che collega gli alpeggi. Seguitela circa 8,5 chilometri, fino e rientrare a Promiod. La discesa per la poderale non ha nulla di affascinante ed è lunga. Volendo si potrebbe proseguire dal colle fino al Mont Tantanè e scendere da lì, allungando la gita, ma rendendola più affascinante.

Da Barmasc:

Posteggiate alla frazione di Barmasc e da lì entrate subito nel bosco. Attraversato il bosco in ombra vi troverete immediatamente all’attacco della parete che vi porta al Colle della Portula tramite un sentiero piuttosto ripido. In circa 1h15 sarete immediatamente al colle e da lì seguite la cresta sud fino alla vetta. Il ritorno avviene dalla stessa via.

Dislivello circa 800 metri, per 2h (o meno) di salita.

Contate che questa è la via più frequentata.

 

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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