Joe Nimble functional running shoes, la recensione

Ho avuto la fortuna di poter testare le nuove Joe Nimble, scarpe di concezione decisamente diversa.

La teoria che risiede alla base delle calzature Joe Nimble è quella del barefoot. Il barefoot è una teoria che ha già qualche anno (ve ne ho parlato in questo articolo) e sostanzialmente promuove la corsa con drop da bassi a nulli e con intersuole da sottili a nulle in virtù di una rullata più naturale.

Il desiderata di Joe Nimble è quello di identificare la scarpa da running perfetta per limitare gli infortuni partendo dalla teoria barefoot.

Il modello testato è la NimbleToes Addict, la più “alta” delle Joe Nimble sportive, con i suoi 10mm di intersuola e drop 0, con suola Michelin.

Guardiamole.

joe nimble

La prima cosa che si nota di queste scarpe è la cura dei materiali. A partire dalla scatola, tutto è di qualità premium (questa scarpa è anche vegana): tessuto, materiali plastici, dettagli, lacci.

La suola Michelin ha un disegno prismatico che non conferisce nessun tipo di rigidità alla scarpa: gli intagli sono poco profondi, la suola è piatta. Questo va incontro alla intersuola sottile e molto flessibile.

L’altra cosa che si nota immediatamente è la forma “a papera” della punta. Questo è un dettaglio adottato da molte scarpe barefoot: il piede in questo modo trova il suo spazio in zona dita, dita che quindi non vengono costrette da una tomaia che chiude in punta. In questo modo le dita, libere di muoversi, tornano a spingere liberamente in fase di rullata.

La scapa pesa poco, sicuramente sotto i 250 grammi.

Intersuola e suola sono estremamente flessibili. La conchiglia tallonare è morbida, la tomaia larga. Tutto in questa scarpa sembra dire al piede “fai quello che vuoi”. Run free.

Indossiamole.

La prima cosa che sento indossandolo è che mi sono grandi. Siamo talmente abituati a scarpe tradizionali, che queste sembrano larghe. Il piede non viene contenuto in nessun modo. Attenzione, non sono lunghe, il numero è corretto.

L’altra cosa è la suola. E’ completamente piatta. Nessuna variazione di materiale, di densità, nessun supporto, nessun bumper, nessuno scarico tallonare o guidance rail. La suola è piatta e larga, il piede è completamente aderente al pavimento.

Io conosco i drop zero o comunque molto bassi, ma questa scarpa non fa percepire troppo la suola ridotta e il drop nullo. In ogni caso la schiuma EVA dell’intersuola è sufficientemente morbida da sopperire a queste sensazioni particolari.

Corriamoci.

Ho testato questa scarpa in tre occasioni: lento di scarico, corsa su strada bianca e collinare. Volevo vederne la stabilità. La totale assenza di supporto può rendere la Joe Nimble instabile, l’intersuola bassa potrebbe non assorbire sufficientemente gli urti in discesa e poi volevo testare la suola Michelin, che promette ottima aderenza al terreno anche in situazioni difficili come la strada bianca.

Correre con l’avampiede così libero è una sensazione particolare, ma dopo i primi chilometri estremamente piacevole. Le dita lavorano bene, spingono. L’ho notato in particolar modo nelle salite del collinare.

Non sono una fan delle scarpe flessibili, ma indossare una scarpa così flessibile lascia spazio al muscolo plantare di lavorare. Certo è che lo si costringe a lavorare in questo modo, per cui bisogna essere pronti a farlo.

In discesa l’aderenza e la stabilità della suola Michelin è un punto a favore.

Anche sul leggero sterrato, l’ampiezza dell’avampiede migliora la stabilità. Un appunto sullo sterrato eccessivo: se il percorso è disseminato di buche e sassi, mettete in conto di sentire ogni difficoltà di terreno.

Per chi sono: Per runner evoluti che vogliono inserire una scarpa natural senza esagerare con il minimalismo e per runner che vogliono sperimentarsi con il barefoot. Molto bene per chi ha problemi di alluce valgo. In ogni caso da inserire con calma nella vostra routine.

Per chi non sono: A mio avviso un no a iperpronatori e chi ha il tallone valgo. Attenzione a runner sovrappeso e a chi ha problemi articolari e di schiena.

 

VOTI:
AMMORTIZZAZIONE: 6
PROTEZIONE: 5
REATTIVITÀ: 7
LEGGEREZZA: 9
COMFORT: 8
ESTETICA: 8

 

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Monte Zerbion
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