La Storia di Monja – Una Principessa alla EA7 Milano Marathon

Mi chiamo Monja e sono Maestra Nazionale della Federazione Italiana Tennis, Dott.ssa in Psicologia e mamma di 2 splendidi bambini.

Ho lavorato per 16 anni presso un noto Circolo di Tennis come istruttrice, occupandomi dei bambini dai 4 ai 10 anni e di un gruppo di adolescenti, alcuni dei quali da quando avevano 5 anni.

Poi, nel 2013, iniziai ad avere problemi alla schiena.

Tanto che facevo fatica a piegarmi per allacciarmi le scarpe e dovevo appoggiare il piede su un gradino per riuscirci. Per fortuna, lavorando con i piccoli, non era necessario muoversi troppo.
C’erano giorni in cui zoppicavo, ma l’amore per il mio lavoro era così grande che non sarebbe certo stato un banale mal di schiena a fermarmi.

Poi, a fine 2013, feci una risonanza magnetica. Mi dissero che avevo alcune vertebre schiacciate e la colonna di una sessantenne (a 37 anni!) e che avrei dovuto smettere di fare l’insegnante di tennis.

Una pugnalata al cuore, per me era impensabile.

Il mio mestiere era la mia vita: anche quando mi laureai, scelsi di continuare a fare ciò che amavo davvero e, pur essendo dottoressa in psicologia, restai con i miei adorati bimbi. Per questo rassegnarmi fù difficile.

Iniziai a nuotare e un po’ le cose migliorarono.

Intanto i miei figli crescevano e, con l’inizio della scuola e i miei orari di lavoro, ci vedevamo davvero poco. Troppo poco. Fu un periodo difficile, in cui alle volte mi chiedevo se stavo facendo la cosa giusta per loro e per me.

Dopo una ristrutturazione dello staff, in cui ero stata riconfermata, un nuovo collega, mi regalò un DVD per Natale: “Cambia la tua vita con un click”.

Non lo guardai, ma poco dopo mi venne l’influenza e fu allora che decisi che era giunta l’ora di guardarlo.
Lo guardai d’un fiato e quando finii piansi per una settimana.

Decisi che la mia vita sarebbe cambiata.

Chiesi al Direttore di poter lavorare solo 3 giorni a settimana perché volevo crescere i miei figli e non solo i figli degli altri, ma non fu possibile e così, da settembre 2015, iniziò la mia nuova vita.

Seguii un corso di comunicazione e uno di marketing e scelsi di creare dei miei progetti continuando a fare ciò che amavo, ma coinvolgendo i miei figli.

Ho iniziato a girare dei video con loro e ho creato degli eventi per genitori e figli dando vita a Family Tennis, un progetto strutturato attraverso video/tutorial che guidano i genitori nel giocare a tennis con i propri bambini senza l’ausilio di un maestro

Con la mia migliore amica abbiamo creato Tennis Per Gioco, progetto di tennis rivolto a tutte le classi delle scuole primarie di Torino e provincia che consente ai bambini di provare a giocare a tennis a un prezzo accessibile e senza spostarsi dalla scuola che frequentano.

E il mal di schiena? Sparito come d’incanto!

Un miracolo? No, il mio corpo mi mandava messaggi chiari, ma io non volevo ascoltarli.

Da settembre 2015 ho anche ripreso a correre.

Che meraviglia quella sensazione di libertà che ti fa volare e sognare quando hai le scarpette ai piedi.

All’inizio è stata dura, ma mio marito correva, partecipando a diverse mezze maratone e mi piaceva l’idea di correre insieme a lui.
Ho scaricato un’app e con forza di volontà, determinazione e motivazione ho iniziato ad allenarmi per rincorrere il mio sogno e correre la mia prima mezza maratona!

A ottobre 2016 ce l’ho fatta, ho corso la mia prima “mezza”, bellissima e faticosissima. Ero così stanca che non ho nemmeno goduto del panorama bellissimi del Parco della Mandria in cui si svolgeva la gara.

A quel punto, visto che mio marito aveva corso la sua prima maratona, il sogno è diventato più grande: volevo correre una maratona.

Volevo vivere un viaggio splendido, volevo vivere un’esperienza unica e così ho ho rincorso il mio nuovo sogno.

Era gennaio 2017 e la maratona era a Torino a fine ottobre. Ho corso migliaia di chilometri da sola perché ero troppo lenta per correre con mio marito, ho visto l’alba, ho corso in mezzo alla neve, sotto la pioggia, al freddo. Ma non ho mai mollato.

Mi sono goduta il viaggio, mettendo le mie scarpette e ringraziando per ciò che la natura ci ha donato.

Con l’emozione nel cuore, ho corso i miei primi 42,197 km il 29 ottobre 2017 a Torino in 4 ore e 22 minuti di gioia e gratitudine infinita

Ore in cui ho assaporato il viaggio fatto di sorrisi, ma anche di momenti di fatica e di difficoltà. Solo chi è passato sotto l’arrivo di una Maratona sa quali e quante emozioni ti riempiono il cuore e la mente.

Ma ora ho un altro obiettivo, questa volta più “veloce”
Voglio aumentare il ritmo, per correre finalmente accanto a mio marito.

E poi, un giorno, correre la maratona di Honululu, che parte all’alba. La scommessa però ha delle regole: mio marito viene con me solo se corro una maratona in 3 ore e 30’ , trattabili fini a 3 ore e 45’

Ho iniziato ad allenarmi e ad aumentare il ritmo: voglio vedere i miei sogni avverarsi e correre la Emporio Armani EA7 Milano Marathon in quel tempo.

A chi mi chiede perché lo faccio rispondo che è davvero un viaggio unico e incredibile, da provare.
Sono partita da zero e se ce l’ho fatta io, possono farcela tutti.


Il segreto è sognare!

 

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RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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