Maratona di New York o maratone “in casa”? La mia opinione.

Premettendo che è possibile che non vi interessi, tengo molto a parlare di questo tema:

grandi maratone internazionali, sì o no? Maratona di New York, vale quello che costa?

Dopo la Chicago Marathon, gara strepitosa, sono tornata a casa con la certezza quasi totale che desidero correre la mia maratona annuale (come sapete io non sono una collezionista di gare) in un contesto grandioso come quello.

Giusto ieri leggevo un post sul gruppo facebook di Runlovers (ciao ragazzi!) in cui si domandava se fosse meglio la Maratona di New York a 500 €, oppure 5 maratone europee a 100€ l’una.

Parto dal presupposto che non sono di quelli che “New York è da fare per forza”, perchè credo che Chicago, Boston, Londra, oggi probabilmente anche Valencia, siano esperienze altrettanto pazzesche, ma voglio entrare nel merito del perchè si sceglie una gara.

Io scelgo una maratona per i seguenti motivi:

berlin-marathon

L’incredibile arrivo della Maratona di Berlino

  • storicità della gara: amo sentirmi parte della storia della maratona. Il mio sogno di correre la Boston Marathon derivava dal fatto che mi faceva impazzire l’idea di correre nella maratona più antica del mondo e quella corsa dalla prima donna.
  • numero di partecipanti: una maratona molto affollata significa allegria e fermento per tutta la città, il giorno prima, durante la gara e i giorni a seguire. Una festa!
  • chiusura del percorso al traffico: odio correre con le auto che suonano di fianco. In USA l’intera città viene chiusa, la sicurezza del percorso è totale. Questo punto è quello che mi fa propendere verso l’estero, purtroppo.
  • strade larghe: mi piacciono i percorsi ampi, con pochi cambi di direzione repentini, per cui scelgo spesso grandi capitali (ma Milano è un ottimo esempio italiano di un percorso che amo)
  • sicurezza e organizzazione: mi piace che l’organizzazione sia perfetta e la sicurezza alta. Preferisco fare la coda per il metal detector che temere i tafferugli. Adoro avere molti ristori e controllo sanitario frequente. Mi fa sentire tranquilla.
  • iconicità del luogo e storia personale: mi piace correre nei luoghi dell’anima e nelle città con un vissuto. Per questo è una vita che voglio correre la Maratona del Riso a Vercelli, tra le risaie dei nonni e sempre per questo ho adorato la Nizza-Cannes.

Ovviamente queste motivazioni sono del tutto personali, ma, come vedete, il prezzo del pettorale non viene preso in considerazione.

Correre la Maratona di New York per partecipare ad un evento.

Se queste sono le mie motivazioni di scelta, dettate anche dal mio desiderio di fare una buona prestazione, penso che più in generale, qualsiasi sia il crono, sia necessario poter partecipare ad una manifestazione che ci lascia un ricordo indelebile.

La domanda “meglio New York a 500 euro o 5 maratone a 100 euro l’una” non ha significato se di maratona ne correrai una sola nella tua vita, o se, come me, ne corri una in anno.

Il prezzo del pettorale include i servizi dati al podista, la sicurezza sul percorso, la possibilità di correrla in 8 ore (come New York) se sei un camminatore e la conseguente chiusura del traffico tutto il giorno. Insomma, se nella vita vuoi partecipare ad una maratona, ma sei lento, di certo non ti iscrivi alla Maratona di Fratel Gandolfo (non esiste), che dopo 4 ore riapre il traffico.

Infine il costo include, ovviamente, il prestigio della manifestazione, la sua storia, le attività collaterali alla gara.

Non è possibile fare un discorso di prezzo su una gara.

Correre a New York non è solo percorrere 42195 metri, ma attraversare un sogno per molti, per altri onorare una gara che ha fatto storia.

Ritengo che per correre 42 chilometri e 195 metri non sia nemmeno necessaria una gara. Basta uscire e correre. 

Per correre un sogno, invece, c’è un corollario di emozioni che non hanno prezzo.

Insomma, è un po’ come se ti chiedessero se vuoi sposarti con il tuo grande amore oppure andare a letto con 5 sconosciute carine.

Io scelgo sempre il grande amore.

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Showing 3 comments
  • Cornelia
    Rispondi

    Io ho corso solo Berlino al estero e Milano e Firenze in Italia.
    Lemozione più grande ho vissuto a Berlino con tanta gente che corre e una festa lungo il percorso

  • Cornelia
    Rispondi

    Io ho corso solo Berlino al estero e Milano e Firenze in Italia.
    Lemozione più grande ho vissuto a Berlino con tanta gente che corre e una festa lungo il percorso

  • Angelo
    Rispondi

    Parole Sante!!!

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