Nike Zoom Vomero 15, la recensione

La aspettavamo da tanto, la nuova Nike Zoom Vomero, inutile raccontarcela.

Inizio così questa recensione perché è la verità. Il Modello precedente, la Nike Zoom Vomero 14, aveva diviso le opinioni in due. Infatti la versione 14 aveva completamente rivisto il concetto tradizionale della Vomero, trasformandosi in una scarpa filante, reattiva e relativamente veloce. Cosa che non tutti hanno gradito (io l’ho amata moltissimo e l’ho usata praticamente per tutti i lunghi in preparazione della Chicago Marathon 2019).

L’edizione 15 della Nike Zoom Vomero vuole essere  una crasi perfetta tra innovazione e tradizione, riportando stabilità e protezione ad una scarpa che al contempo preveda l’utilizzo di tutte le migliori tecnologie Nike in fatto di ammortizzazione e reattività.

Veniamo quindi alla recensione.

Guardiamola.

All’apparenza è una scarpa comoda. Il peso è leggermente superiore alla versione 14, dichiarato 319g nel 44 uomo e 264g nel 39 donna, ma su una scarpa dichiaratamente rivolta a comfort e ammortizzazione non è quello che conta.

La prima cosa che osservo sono le imbottiture. Il colletto sul tallone è molto soffice per limitare (o eliminare) i punti di sfregamento e perde la caratteristica forma allungata della Vomero 14 per diventare rotondo e morbido.

La linguetta è sottile, ma sul punto di legatura dei lacci si fa imbottita e spessa, anche qui per eliminare eventuali sfregamenti.

Ai lati il tessuto di fa semi-trasparente e lascia intravvedere dei “tiranti” che avvolgono il collo del piede e culminano negli occhielli di lacci. Questo mi ricorda immediatamente  la tecnologia Nike Flywire delle Nike Zoom Elite 8 e il tessuto trasparente che scopriva la medesima tecnologia nelle mie prime Nike LunarEclipse. Questa tecnologia, dal funzionamento molto semplice, prevede appunto dei lacci che abbracciano il piede e lo sostengono e che in questo caso si fanno piatti e leggerissimi per non essere praticamente percepiti.

La parte più importante resta però l’intersuola.

Per la prima volta in una scarpa di categoria super ammortizzata di Nike compare la schiuma ZoomX, scritta ben in evidenza sul tallone esterno. Infatti il cuore dell’intersuola è tutto in ZoomX, la schiuma più reattiva e ammortizzata creata in casa Nike, proprio per dare il massimo della morbidezza senza perdere in reattività.

L’airbag Air Zoom è largo e posizionato nella zona tra centropiede e avampiede. Alto 10mm ha una pressione di 20 psi (Pounds per Square Inch) come la Pegasus 37.

La suola, rispetto alla Vomero 14, è piatta e non ha quella larga incisione sotto al tallone che fungeva da scarico tallonare.

Il drop rimane di 10mm con uno stack 16 mm in avampiede, 26 mm al tallone.

Indossiamole.

Vomero

La prima considerazione che viene da fare indossandole è che siano estremamente comode e morbide. Più protettive e stabili della Pegasus 37, ne mantengono la morbidezza. Le imbottiture sono eccellenti e avvolgono il tallone senza nessun punto di pressione. La calzata sull’avampiede è sufficientemente larga senza essere troppo libera.

Ai lati il lavoro dei Flywire è sensibile, abbraccia il collo del piede senza farsi percepire troppo.

Già a calzarla si sente la differenza di approccio – e di peso – rispetto al modello 14. Qui il focus è sul comfort, con un occhio di riguardo alla stabilità.

Corriamoci.

Per provarle ho fatto un lento in città, tra pavé, asfalto e marciapiedi, un medio su asfalto e qualche variazione di ritmo per testarne la reattività.

A ritmi lenti la Zoom Vomero 15 è estremamente confortevole e protettiva, con un accenno di affondamento nella suola. Questo significa che il piede, a ritmi lenti e con tempi di contatto leggermente più lunghi, nel momento in cui tocca al suolo affonda leggermente nell’intersuola. Il risultato è un comfort maggiore e un appoggio meno secco, con lo svantaggio di perdere leggermente in reattività. Cosa che nei ritmi lenti interessa fino ad un certo punto.

A ritmi medi la scarpa mostra soprattutto il suo lato reattivo, che ha in buone dosi: il pod Air Zoom si fa sentire, soprattutto in zona metatarsale e agevola il ritorno di energia. Allo stesso modo nei cambi di ritmo la scarpa “regge” l’accelerazione e la spinta.

Su terreno accidentato, come può essere quello urbano, che a Torino è fatto principalmente da pavé, rotaie e marciapiedi, la stabilità è data dalla conchiglia tallonare che è sicuramente più controllata rispetto al modello 14. Pecca a mio avviso la suola dell’avampiede sul bagnato, mentre la gomma usata sotto al tallone, OG/RS-002 ha una migliore trazione.

Per chi è:

Perfetta per runner di peso da leggero a medio che cercano una scarpa da allenamento “passepartout” per ritmi leggeri e percorsi lunghi, ma adatta anche a chi è abituato a scarpe molto strutturate e cerca una scarpa per ritmi più decisi grazie alla buona reattività di Air Zoom + ZoomX.

Perfetta anche per chi ricerca una scarpa controllata e stabile, ma neutra.

Per chi non è:

Non la consiglierei comunque a iperpronatori importanti o runner molto pesanti se non da usare nei soli lavori di velocità. Per il resto è una scarpa molto trasversale che copre diverse andature. Se cercate una scarpa molto reattiva, invece, questa non è la sua vocazione. Chi aveva amato la Vomero 14 potrebbe restare deluso dal peso di questo modello (ma la vocazione della Vomero non è mai stata quella di essere una scarpa fast).

VOTI:

AMMORTIZZAZIONE: 10

STABILITA’: 9

PROTEZIONE: 9

REATTIVITÀ: 7

LEGGEREZZA: 7

COMFORT: 8

DESIGN: 7

 

Se volete venire a provare la Nike Zoom Vomero 15, vi aspetto nel negozio Sportland di Vinovo (TO).

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Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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