TESTING TECH: TomTom Runner Cardio

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Come scegliere un cardio?

Ci sono scuole di pensiero diverse, come su tutto d’altronde, come sulle scarpe, come sui vestiti… come sugli uomini 😉

Il nuovo cardio GPS di TomTom è sicuramente uno di quegli oggetti che divide.

Tom Tom fino a qualche anno fa non faceva GPS da running, ma è leader del mercato GPS da auto.

La tecnologia TomTom veniva utilizzata all’interno di uno dei GPS che ha fatto al storia, anche la mia storia: il GPS Nike.

Il prodotto Nike by TomTom era uno strumento che dal mio punto di vista aveva un sacco di vantaggi: innanzitutto era un bell’oggetto, “fighetto” davvero. Da indossare anche nel tempo libero, di design, comodo, sintetico.

Dal funzionamento essenziale, con soli 2 pulsanti da attivare, facilmente connettibile a tutti i social, sharabile, divertente.

Il TomTom cardio ha preso molto dal suo cugino Nike e ha preso esattamente questi concetti.

E’ infatti uno strumento semplice ed essenziale, bello, colorato e divertente. Un solo pulsante per fare tutto, un design essenziale, i cinturini colorati intercambiabili…

In più con il plus di essere pur sempre un TomTom. “Prendere bene il segnale” è sicuramente uno dei suoi vantaggi.

Ecco, forse non è paragonabile a GPS più complessi… Nel senso che non si può dire se è meglio questo rispetto ad un Garmin 620 o altri simili… spiego:

Se doveste chiedermi se è meglio un Suunto Ambit3 o un TomTom Cardio… bhè… che dire… sarebbe come paragonare una mela con una torta di mele. Sempre di mele si parla, ma il prodotto è completamente dfferente. (leggi la recensione dell’Ambit3 qui)

Passiamo al test.

Guardiamolo:

Eh… sembra proprio firmato Philippe Starck. Bello, rettangolare, colorato. Display super grande, numeroni giganti, visibilità ottimale.

In più puoi cambiare il cinturino e scegliere tra 2 tipologie diverse: il cinturino “essenziale”, che si adatta sia al TomTom normale sia al cardio.

Da usare per uscire. Coloratissimo. Comodo.

E poi il cinturino per correre, quello specifico per il cardio.

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Perchè, scusa, cosa c’entra il cinturino?

Bhè… c’entra… Perchè… perchè il TomTom Runner Cardio non ha la fascia toracica per il battito cardiaco.

Come no???

No.

Perchè non prende il battito cardiaco, ma le pulsazioni del polso.

Infatti ha un sensore sotto il quadrante che legge i battiti dal polso.

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Questo significa: niente più scomode fasce, niente tagli sul costato (io sembro la versione runner di San Sebastiano oramai…)

Innovazione meravigliosa, soprattutto se sei donna. Perchè pensateci, le donne non hanno solo la fascia, ma anche il reggiseno. Sopra la fascia, sotto alla fascia, in mezzo alla fascia. Una tortura, un salto carpiato della scomodità…

Cero, ci sono fasce fantastiche, come quella top di gamma di Garmin… però se non c’è proprio è ancora meglio!

Il dubbio è: funzionerà???

Non resta che infilarlo.

Indossiamolo:

Il cinturino è molto morbido, comodo, anche se molto alto per cui il movimento del polso è un po’ impacciato.

Indossiamo la fascia… ah già, la fascia non c’è eh eh eh!

Al polso sta comodo comunque, e ammetto che il quadrante si legge veramente bene!

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Corriamoci

La prova del 9. Proviamolo.

Tutto si attiva schiacciando il pulsante centrale: se schiacci a destra vai avanti: scegli lo sport, attivi il GPS, parti. Se invece pigi a sinistra torni indietro. Se tieni premuto 2 secondi metti in pausa, altri 2 secondi e stoppi.

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Su questo direi facile, ma si sa: quando le cose sono così facili e devi pigiare un solo pulsante, puoi anche sbagliarti facilmente.

Inizio a correre: l’orologio prende quasi subito. Molto bene, questo è un punto a suo favore.

Corro e dopo 500 metri guardo il quadrante: metri molto precisi e rilevazione costante.

Pigiando sempre il solito pulsante in alto e in basso scorri le schermate.

Alla fine è una specie di joystick da Sega (ve lo ricordate il Sega??? Io avevo il Nintendo, ma il Sega mi piaceva :-))

Guardo le pulsazioni: alte. Bhè, normale… guardo dopo 500 metri si sono abbassate..la media però è buona.

20 km passano in fretta.

Lo testo anche in gara (la Mezza di Verona) e la rilevazione è puntuale.

Ha un dettaglio che mi piace: quando lo metti in pausa ti dice a seconda dei battiti quando hai recuperato. Questo è molto utile nelle ripetute, soprattutto se si frazionano con pause brevi: se il battito scende bene sulla schermata appare il messaggio “Excellent Recovery”; se riparti che non hai recuperati ti dice che non è sufficiente.

Utile.

Altra cosa utile: quando qualcosa succede (pausa, start, recupero…) vibra.

Questo è utile perchè spesso questi orologi suonano e basta, ma se sei in allenamento con le cuffie alle orecchie spesso non li senti. Vibrando lo senti di sicuro.

Direi test superato, ma per superarlo del tutto, provo a scaricare i dati.

Il device si connette in automatico sul programma MySport di TomTom (da scaricare prima), ma se vuoi si può connettere in automatico con tutte le principali piattaforme, tra le quali la mitica Strava.

Molto facile, non devi esportare e ricaricare i dati.

Ok, quindi scarico su Strava (tra l’altro se volete connettervi con me mi trovate a questi link https://www.strava.com/athletes/7906768?utm_source=top-nav) e controllo i dati.

Il percorso è perfetto al metro, comprese le curve e le deviazioni di percorso. D’altronde parliamo di TomTom, il re dei GPS.

Quardo la velocità: molto puntuale.

Guardo la frequenza cardiaca: piccolo difetto… è precisa, ma ha delle oscillazioni anomale. La media è buona e credibile, ma nel piccolo periodo salta ogni tanto giù vertiginosamente… probabilmente con i movimenti del polso si perde ogni tanto il segnale. Forse dovevo stringerlo di più, ma stringendolo di più è scomodo.

Quando dicevo che non ha senso paragonarlo ad un Ambit 3 intendevo questo: su alcuni dati questo strumento è meno preciso, ma i suoi vantaggi sono altri e probabilmente si indirizza a due runners diversi.

Pro: bello, comodo, allegro e facile. Colorato e divertente, viene voglia di portarlo

Contro: è uno strumento preciso, ma non scientifico. Diciamo che se cercate uno strumento molto evoluto dal punto di vista di rilevazioni, sul mercato ce ne sono altri più complessi e con report più dettagliati

Per chi è: per il runner che ama la semplicità, ma che non rinuncia all’estetica. Per quello che ama dati dettagliati, ma no vuole u computer da polso. Per chi non ama orologi troppo grandi. Per le donne e le persone che hanno particolari problemi con la fascia cardio (leggi: toraci segnati e sanguinanti)

Voti:

Comfort: 8 (con cinturino light 9)

Design: 10

Precisione: 9 per GPS e 6 1/2 per cardio

Completezza dati: 7

Velocità ricerca GPS: 10

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