Recuperare: l’ultima fase dell’allenamento per una maratona

OK, l’ho fatta, e mi sento pure brava. Ho corso la “mia” maratona.

Partita per cambiare tutto, dimenticare le strade sbagliate e imboccare quelle giuste, o se non del tutto giuste quasi niente sbagliate… e De Andrè mi suona nelle orecchie come non ha mai suonato.

Mi sento la regina dei cocci rotti, dei derelitti. Mi sento la regina delle persone sole, ho vinto da sola.

Una maratona ti lascia un bel senso di onnipotenza. Anche stupido se vuoi, perchè, in fondo, che hai fatto? Manco l’avessi vinta. Sono poi solo 42 km…

Ma se ci hai messo impegno e ti sei allenato, sono 42 km che ti lasciano dei segni.

Uno degli errori più frequenti è vivere la settimana dopo la nostra “impresa epica” come se il mondo ruotasse intorno a noi, sentendoci i semi dei dai muscoli d’acciaio che non siamo.

La maratona ti lascia stanco, il corpo patisce. Senti gli allenamenti e senti la gara. Ma la mente non si arrende a far comandare i muscoli e ti fa credere di essere un uomo di categoria “Avengers”.

Quindi, in preda al deliro di onnipotenza iniziamo a cercare le prossime gare, maniaci di un pettorale da attaccare, veneratori del GPS e dei “Kudos” che piovono su Strava a testimoniare la nostra bravura.

Io mi sento la regina delle tapascione, la Lady d’acciaio delle tarta runners, la Rivincita delle Tappe col lato B a forma di donna.

Ho già quasi scelto la prossima maratona, programmato i mesi a venire e gli obiettivi.

Impaziente come un bambino che la sera di natale guarda la carta colorata dei regali.

E invece…

Dopo una maratona l’imperativo è recuperare.

Per cui mi coccolo con colazioni abbondanti, corse lentissime, massaggi, e cerco di dormire di più.

I consigli per un recupero – quasi – perfetto?

1- riposare

Sembra una cavolata da consigli della nonna, ma quando si è stanchi la soluzione è una sola: dormire. Il solo recupero è fatto dal sonno. Pazienza se sembrate asociali e ghiri anticipatamente invecchiati. Dormite. La sensazione comune è quella di voler festeggiare. Peccato che il vostro copro sia debilitato, quindi gli stravizi non sono ben tollerati. Avete passato le ultime serate chiusi in casa che manco la Monaca di Monza. Ecco, senza esagerare, continuate anche la settimana dopo. Almeno 8 ore di sonno.

2- correre poco

Vi sentite imbattibili vero? WOW! Le gambe vanno pure bene! Non volete perdere l’allenamento conquistato e allora, nell’ansia per mantenerlo non vi date spazio per recuperare. Invece dovete correre poco e lentamente, rigenerare le scorte di glicogeno, far sì che i muscoli tornino forti. Chi fa il mestiere del podista da tempo, sa che dopo il picco di forma, bisogna portare la forma a decrescere. Prima UP e poi un bel down, per ripartire con il prossimo allenamento belli carichi. Per cui, per due, tre settimane, lasciate perdere lunghi, ripetute e lavori estensivi. Rilassatevi, magari fatevi qualche bel collinare dotato di panorama. E se non ve la sentite di correre, non fatelo.

3- mangiare leggero

Quando vi viene lìinfluenza e siete debilitati, cosa fate? Mangiate in bianco giusto? O dopo un trauma o un’operazione chirurgica? Ecco, fate lo stesso. La maratona vi ha debilitati anche più di un’influenza, per cui, fate pure una cena di festeggiamenti, ma poi mangiate leggero, poco condito, sano, colorato. Semi, proteine di buona qualità, frutta e verdura, cereali integrali. Magari fate anche un carico di magnesio che non vi fa di sicuro male. Lasciate i fritti alle feste natalizie.

4- massaggiare

Fatevi un regalo: fatevi massaggiare. Da un fisioterapista, un osteopata, un massaggiatore, dal fidanzato (se lo avete), o compratevi dei bei rulli massaggianti e fate da soli. Fate recuperare muscoli e articolazioni e sciogliere tensioni ed eventuali infiammazioni. Ringrazierete dopo.

5- programmate

Tanto lo so che lo fate, proprio come me, per cui sognate pure la prossima gara, che sia solo fra qualche tempo e non la settimana dopo. Se volete riprovare la maratona, che sia almeno a 5 mesi di distanza, così da poter recuperare bene. Magari potete pensare ad un’esperienza diversa, ad una corsa ad ostacoli, ad un trail  ad un vertical, ad una gara di swimrun… fate voi, ma, se programmate, non fatevi prendere dall’entusiasmo. Ragionate

 

Bene, ora vado ad iscrivermi alla prossima gara. Che ovviamente non vi dico quale sarà 🙂

 

Buon recupero a tutti!

 

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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Showing 2 comments
  • Marco
    Rispondi

    Concordo in toto su quello che hai scritto…. so di gente che sull’onda dell’entusiasmo addirittura dopo Valencia si è iscritta a Firenze…. salvo poi lamentarsi e chiedersi il perchè di certi infortuni!!! :))

  • ciccamelio
    Rispondi

    Io ho fatto Valencia adesso e….ora riposo totale, mi fermerò per recuperare totalmente la forma, e anche se non avevo ancora letto l’articolo stavo seguendo alla lettera i consigli 🙂 . In particolare l’ultimo, già inquadrato una possibile maratona, in primavera. Per non aspettare metà anno prima di correrne un’altra 🙂

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