Run4Me Lierac: staffettiamo

Il progetto Run4Me Lierac, per chi non lo sapesse, nasce per far avvicinare le donne al benessere a 360°, attraverso la cura di sè e quindi anche attraverso l’attività fisica, quella più facile, quella “che va bene per tutti”, la corsa.

L’obiettivo del progetto, nato a gennaio, è quello di creare una serie di training per donne “non del mestiere” fino ad arrivare alla data fatidica della Europ Assistance Relay Marathon, Maratona di Milano a Staffetta. 3 aprile.

Perchè scegliere una staffetta per cominciare?

La Maratona a staffetta ha molti vantaggi.

Intanto è una MARATONA. Il solo nome ci solletica la voglia…

E poi c’è il concetto di staffetta.

Tuttavia correre una staffetta prevede diverse abilità tecniche e questo è il motivo per il quale l’allenamento di oggi è stato proprio volto a preparare il momento del cambio. Brevemente vi elenco le asperità della staffetta, in modo che anche chi non ha partecipato oggi con noi possa prepararsi.

1- innanzitutto tendiamo a sottovalutare la prova: ci sembra di dover correre solo 1/4 della distanza e quindi la nostra testa non si dà la responsabilità di una gara “vera”… e qui casca l’asino! Perchè invece 42 km divisi per 4 sono pure sempre circa 10km a testa, distanza non da sottovalutare! Anzi, se in una gara da soli possiamo gestire il tempo calibrandoci solo su di noi, in questo caso dobbiamo invece calibrarci anche sui nostri compagni, cosa che rende la prova più stressante in qualche modo e quindi bisogna avere il massimo della concentrazione!

2- in secondo luogo bisogna lavorare di squadra. Su di noi ricade la responsabilità anche degli altri membri della squadra. Dobbiamo fare una buona prova non solo epr noi stessi, ma anche per loro! Quindi, non solo dobbiamo dare il meglio di noi, ma dobbiamo anche, nel caso in cui un compagno sia in difficoltà, mantenere la concentrazione e non abbandonarsi allo sconforto cercando di recuperare.

3- una staffetta da 4 frazionisti prevede 3 cambi di testimone. Quando guardiamo le staffette olimpiche ci apre un gesto semplice, ma non lo è! Innanzitutto bisogna localizzare il compagno, cosa non semplicissima nel marasma di una maratona, poi bisogna passarsi il testimone in modo corretto! non bisogna intralciare gli altri, ma bisogna districarsi da chi intralcia il percorso, perchè qualcuno che si trova spaesato ci sarà sempre. Bisogna prendere il testimone senza perderlo e partire, cercando di rendere il cambio fluido. Non facile come sembra!

4- bisogna cercare di correre bene. Ora vi spiego cosa intendo. Quando partiamo per una gara gestiamo il percorso tra partenza e arrivo sulle nostre capacità, partendo magari più lentamente e arrivando in volata. Ci scaldiamo prima della partenza, ci concentriamo sul gesto. Quando aspettiamo una staffetta il rischio di partire a bomba è altissimo! Il nostro compagno arriva il più veloce che può al cambio e noi, vedendolo, tendiamo a partire a tutta, cioè alla stessa velocità a cui è arrivato lui! Sbagliatissimo, perchè non diamo tempo al corpo di abituarsi alla velocità e rischiamo di arrivare a metà frazione completamente spompi!

5- scaldiamoci! Facile scaldare le gambe se so l’ora esatta a cui parte una gara. Basta guardare l’orologio. Se invece sono l’ultimo frazionista di una staffetta, non ho certezza di quando arriverà il mio compagno, per cui rischio di essere lì fermo che lo aspetto quando arriva! Se arriva prima di quanto mi aspetto rischio di non essere caldo abbastanza, se invece arriva dopo quanto previsto rischio di non essere concentrato!

Questi sono solo 5 dei punti da esercitare per una staffetta!

Ma quello che vi consiglio io è di provarla come abbiamo fatto noi a RUN4ME Lierac oggi.

Sotto il sole di Milano abbiamo provato dieci cambi su un anello di 200 metri circa davanti al Castello Sforzesco, tra turisti curiosi e personaggi solitari al sole dei primi giorni di primavera!

Un consiglio extra, vista la stagione, è quello di non sottovalutare l’idratazione!

Se partecipate ad una staffetta potreste rimanere anche mezz’ora sotto il sole ad aspettare il vostro compagno, per poi correre per circa 1 ora!

In 90 minuti il corpo si disidrata, quindi i miei consigli sono due:

Bevete regolarmente piccole quantità d’acqua. Non dovete farvi scappare la TINTIN, ma dovete compensare il sudore. Partire disidratati significa mal di testa assicurato!

Anche la vostra pelle ha bisogno di idratazione e, come Lierac ci insegna, dobbiamo prendercene cura!

Durante questo sabato soleggiato abbiamo avuto il piacere di provare il comfort di HYDRAGENIST BAUME  prodotto che appartiene alla gamma Hydragenist, linea di prodotti arricchita di Ossigeno che idrata e rimpolpa la pelle. Consigliata dai 30 anni, contrasta la comparsa delle rughe e idrata intensamente. hydragenist2low

La crema, la baume in francese, si avvale di una tecnologia innovativa:

  • Il Complesso HYDRA O2, frutto della cosmetica d’ibridazione LIERAC, sinergia del meglio di scienza e natura, per un’ossigenazione delle cellule che producono i captatori d’acqua in profondità e in superficie.
  • Gli Oleo-estratti di rose per ricostituire la barriera cutanea grazie all’azione sui lipidi epidermici.

Arrivando dall’inverno le pelli secche risultano fragili e necessitano di un trattamento SOS, a maggior ragione se le stressiamo esponendole ai primi soli e a sudorazioni “copiose”.

Sapete di cosa parlo vero?

ph. Francesca Grana www.francescagrana.it

RunningCharlotte
RunningCharlotte
Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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