Una nuova primavera: l’energia per migliorarsi ogni giorno

Primavera alle porte e tanta energia raccolta in questo inverno lungo e ancora freddino. Sicuramente questo periodo, se ha messo dei forti limiti alla maggior parte delle nostre attività quotidiane, ci ha anche dato più tempo per dedicarci a nuove passioni spesso per forza di cose solitarie e riflessive, come la corsa.

La corsa è entrata a far parte della mia vita molti anni fa in un periodo in cui ero io stessa a cercare la calma e la riflessione che un’ora di corsa riuscivano a regalarmi. Per questo comprendo perfettamente chi in questo periodo di incertezza ha pensato di incanalare le sue energie in questo magnifico sport. Una delle principali ragioni per cui si sceglie la corsa nei periodi grigi è perché la corsa migliora l’energia generale. Da una recente ricerca condotta da adidas sulle persone che hanno iniziato o continuato a correre durante questi mesi, emerge che 1 su 5 ha percepito una crescita di energia fisica e mentale grazie alla corsa e quasi la metà ha sviluppato una attitudine positiva nei confronti della vita.

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credits ph.Massimo Pinca

Allo stesso modo i podisti di lunga data come me finalmente iniziano a vedere una schiarita nel cielo scuro di incertezze del 2020. Le prime gare della stagione timidamente iniziano a fissare le date, il periodo sempre concitato dei cross per i più agonisti vede qualche appuntamento già ora, le grandi maratone preannunciano un autunno con qualche speranza.

Insomma, con mia grande gioia sembra che il mondo del podismo possa timidamente parlare di primavera.

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Tra le persone che alleno in diversi avrebbero voglia di misurarsi con qualche distanza e tra noi amatori si inizia a parlare di nuovo di gare. Abbiamo passato un intero anno ad allenarci senza particolari obiettivi, per il gusto di ritrovarci in forma, per la consapevolezza di aver fatto bene il nostro “lavoro” di podisti. Sempre dalla ricerca condotta da adidas, durante la pandemia 1 runner su 3 ha corso di più rispetto al solito e ha dedicato più tempo all’allenamento. Oggi abbiamo tutti voglia di misurarci con noi stessi, debuttanti ed esperti, amatori e agonisti, vogliamo far fruttare questa energia accumulata.

La motivazione, un’arma a doppio taglio.

credits ph.Massimo Pinca

La motivazione, però, sa giocarci brutti scherzi. Molto facile, infatti, è passare il limite della sana motivazione e lasciarci andare all’euforia. L’euforia di per sé è bella e ci riempie i pensieri di positività, ma alle volte non ci fa essere concreti e ci impedisce di usare i neuroni di cui siamo dotati.

Ed è così che per foga ci si iscrive a manifestazioni non alla nostra portata, si sbagliano i tempi di allenamento, si trascurano dettagli fondamentali come la giusta preparazione o peggio ancora, presi dal desiderio di una buona performance, ci si carica del fardello di un allenamento esagerato.

Se il 2020 è stato l’anno del Covid, è stato anche l’anno degli infortuni causati da sovrallenamento. Maratone virtuali corse in spazi ristretti, iscrizioni a eventi di ultrarunning – tra i pochi confermati – fatte senza il corretto adattamento e mancanza di know how su nuove metodologie di training e attrezzature hanno fatto vacillare molti di noi.

Perché questo sia un anno di ri-partenza, quindi, bisogna essere oculati e non farsi prendere dall’eccessiva euforia.

Come prepararsi alle prime gare con energia: i consigli per i debuttanti.

Se siete tra coloro che hanno usato il tempo extra del lockdown per appassionarsi alla corsa siete i benvenuti in questo bellissimo mondo!

Mi permetto, proprio perché nella vita mi occupo di debuttanti del running, di darvi qualche consiglio da amica, prima ancora che da allenatore.

Se correre vi è piaciuto e in questi mesi siete riusciti a mantenervi in forma e pieni di energia, vi consiglio vivamente di continuare, ma seguendo queste regolette, quasi banali.

Per prima cosa, ora che avete un po’ di resistenza, è il momento di rivolgervi ad un esperto che vi prepari il giusto allenamento. L’80% degli infortuni è causato da errori di allenamento: sovraccarico, allenamenti errati e cattiva valutazione dei cicli di adattamento sono la principale causa di infortunio. Spesso noi runner pensiamo che più ci alleniamo e meglio rendiamo, più facciamo fatica e meglio è, insomma, ma ci sbagliamo. Un allenatore sicuramente saprà consigliarvi i giusti tempi.

Pensate alla giusta attrezzatura: il restante 20% degli infortuni deriva dall’utilizzo di scarpe sbagliate e da errori nella tecnica di corsa. Valutate bene la scarpa che state usando e non risparmiate a tutti i costi. La scarpa deve essere adatta a voi, giustamente ammortizzata, deve essere specifica per la corsa. Nei negozi specializzati troverete sicuramente il giusto consiglio. La nuova adidas Ultraboost 21, ad esempio, promette un compromesso perfetto tra ammortizzazione e ritorno di energia. Perfetta per i neofiti, vi darà soddisfazione anche nelle vostre prime gare grazie ad un 6% in più di Boost ed un sistema torsionale rinnovato, il LEP, Linear Energy Push, che migliora la risposta reattiva dell’avampiede.

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credits ph.Massimo Pinca

Curate la tecnica di corsa. Siccome siamo amatori e non atleti, non è fondamentale “andare forte”, ma lo è correre bene. Con una tecnica corretta si limitano gli infortuni e si rende la nostra corsa più efficace. Un passo leggero e frequente è la prima regola da seguire per tutti.

Mettetevi in gioco. Prima di iscrivervi ad una manifestazione, a patto ce ne siano a breve, mettetevi un auto-test: provate a testarvi su una distanza codificata come i 5 o i 10km. Potete farlo in un parco cittadino dove sono frequenti i percorsi misurati e potete farlo in solitaria. Questo test vi darà la motivazione per allenarvi meglio e vi aiuterà, quando potrete partecipare ad una gara, nella gestione mentale della stessa.

Come prepararsi ad una nuova stagione con energia: i consigli per gli agonisti.

Finalmente uno spiraglio di luce nel panorama agonistico! Qualche gara a livello nazionale rimane confermata a partire dai cross di campionato. Bisogna però che prendiamo questa stagione come una stagione di passaggio.

Molti di noi hanno passato gli ultimi mesi ad allenarsi, anche duramente e vorrebbero immediatamente mettersi in gioco. Gli errori da evitare sono però tanti.

Il primo rischio è quello di iscriversi a manifestazioni che non ci appartengono, pur di attaccarsi il pettorale. Ad esempio molte gare di trail running sono in calendario, cosicché molti podisti abituati all’asfalto pensano di prendervi parte, trascurando il fatto che sono due discipline molto diverse. Allo stesso modo ho visto chi solitamente gareggia sui 10.000m iscriversi a gare di ultrarunning con pessimi risultati. Insomma, abbiate pazienza e se decidete di cambiare disciplina, pensate anche che questo deve necessariamente comportare un adattamento come allenamento, scarpe, alimentazione e molto altro.

Il secondo rischio è proprio quello di sottovalutare il lungo periodo senza competizioni. Tornare a gareggiare non è uno scherzo. La gara prevede un notevole dispendio organico e mentale. Anche se ci siamo allenati dobbiamo valutare con concretezza il nostro stato di forma. Pensare di essere gli stessi di 12 mesi fa non sarebbe realistico.

Uno shopping oculato. Restare molto tempo in casa ha portato tutti noi ad una maggior frequentazione della rete. Se acquistare le proprie scarpe da running online è una bella comodità, è bene verificare la fonte delle informazioni che trovate e, se avete dei dubbi, rivolgersi ad un negozio di fiducia. Le scarpe che sceglierete per la vostra prossima maratona sono estremamente importanti perchè è dal piede che parte la corsa. Non esistono scarpe miracolose, ma sicuramente esiste la scarpa migliore per i vostri obiettivi. Ammortizzazione, flessibilità, peso, comodità, reattività: tutti valori da analizzare con attenzione. Chiedetevi se prediligete una scarpa ammortizzata o reattiva, se cercate comfort o leggerezza, oppure un mix di queste caratteristiche e una scarpa più trasversale come la adidas Ultraboost 21.

E ora, è arrivato il momento di far scattare tutta la nostra energia. Buona primavera!


fotografie di Massimo Pinca

Articolo scritto in collaborazione con adidas Italia

per i dati sulla percentuale degli infortuni è stato consultato il testo “La salute nella corsa” 2020 ed. Mulatero

RunningCharlotte
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Perché la corsa è uno stile di vita e ad ogni passo ci fa crescere un po’ e perché non bisogna essere campioni per correre, basta mettere un passo dietro l’altro. Keep in running.
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